PODCAST

2016-09-11

AUDIOCLIP 11 SETTEMBRE 1973, L'ULTIMO DISCORSO DI SALVADOR ALLENDE


L'11 settembre 1973 un colpo di stato militare mise fine al governo di Unidad Popular e alla vita di Salvador Allende il presidente democraticamente eletto 3 anni prima. I reparti militari delle varie armi dopo aver occupato i punti strategici della capitale Santiago del Cile e bombardato gli impianti di trasmissione delle stazioni radio non allineate, puntarono sul palazzo della Moneda, residenza ufficiale del Presidente delle Repubblica per prelevare Allende che aveva rifiutato di arrendersi. Dal palazzo presidenziale Allende lanciò un ultimo appello, una specie di testamento spirituale per le generazioni future che avrebbero dovuto riscattare "la fellonia, la vogliaccheria e il tradimento" di quel tragico 11 settembre.  Di quel discorso è rimasta una storica traccia audio che vi riproponiamo nell'anniversario del golpe e della morte del Presidente.


2016-09-10

RADIO E SCENEGGIATI TV. I RACCONTI DEL FARO





"I racconti del faro" è uno sceneggiato televisivo a puntate trasmesso dalla RAI nel 1967 all'interno della "TV dei ragazzi". Protagonisti Fosco Giachetti nel ruolo di zio Libero il guardiano del faro e un giovanissimo Roberto Chevalier nel ruolo di Giulio, suo nipote, che trascorre le vacanze estive nel faro. La voce narrante era quella di Mariano Rigillo. Cast, come si direbbe oggi, stellare, per vere e proprie rappresentazioni teatrali prodotte per la televisione, qualitativamente avanti anni luce rispetto alle "fiction" o "miniserie" attuali. infarcite di banalità e pubblicità più o meno occulta al loro interno. Si era negli anni 60 e quindi l'unico mezzo di comunizazione tra un faro isolato e la terra ferma o le navi di passaggio era la radio che non a caso era spesso al centro della trama delle avventure che si sviluppavano in tale contesto. Di certo  le procedure di utilizzo narrate nel film non rispecchiavano precisamente i protocolli sei QSO marittimi, ma ai fini narrativi questo aveva ben poca importanza. Anche  i dialoghi tra i residendi del faro e i corrispondenti esterni erano abbastanza fantasiosi: "Pronto, quì Libero, chiamo Radio Costa" e via di questo passo. Tuttavia si restava li, incollati allo schermo, affascinati da queste trame tutto sommato elementari.. Era impossibile non desiderare di essere davvero rinchiusi in un faro ubicato chissà dove, col mare in tempesta e chiamare Radio Costa in mezzo ai rumori del temporale. A 50 anni di distanza, con un po di discernimento in più, di una situazione del genere si farebbe volentieri a meno e poi nel frattempo sono arrivate le comunicazioni digitali, i satelliti e i gps. Tanti fari sono stati dismessi, altri riadattati a B&B, altri sono in rovina, ma il fascino del guardiano del faro, inteso come archetipo letterario, mantiene intatto il suo fascino ed è in un certo senso rassicurante saperlo accanto a se durante una immaginaria tempesta, mentre  con la sua voce sicura, quella di Fosco Giachetti naturalmente, chiama Radio Costa. Nel post vi proponiamo alcune immagini di Giachetti e Chevalier alle prese con la radio tratte da questo sceneggiato.