Panoramica aerea di Bunia
Il trend mondiale di dismissione degli impianti di radiodiffusione in onde medie e corte sembra inarrestabile. Anche il continente africano sta seguendo questa tendenza e negli ultimi anni specie nella parte subsahariana del continente la riduzione di questi servizi radiofonici non ha conosciuto soste. Una delle poche realtà locali di radiodiffussione in onda corta ancora attiva è Radio CANDIP con sede in Bunia, cittadina di circa 100 mila abitanti, capitale della provincia nordestina congolese dell'Ituri, nota alle cronache degli ultimi 20 anni per le drammatiche vicende della guerra interafricana i cui echi ancora non sono sopiti. La storia della radiodiffusione in Africa è strettamente legata alla colonizzazione europea del continente. Le prime infrastrutture legate ala radio sono state infatti realizzate nel corso dell'occupazione da parte delle nazioni europee che avevano la necessità di docili strumenti di propaganda e di veloci ed efficienti comunicazioni con gli stati di provenienza. In mancanza di scuole e di strutture sanitarie non mancò un uso più "illuminato" di questo strumento a fini didattici e sociali, ma tendenzialmente le strutture erano fortemente centralizzate e il controllo governativo ferreo. Dopo la decolonizzazione questo modello non subì sostanziali modifiche, il controllo della radio rimase sotto controllo pubblico, ovvero dei nuovi governi locali, che non di rado degenerarono verso feroci dittature. La storia di Radio CANDIP iniziò negli anni 70 proprio sotto una di queste dittature, quella del colonnello Mobutu che dopo la guerra civile che coinvolse il Congo Belga dopo la sua indipendenza prese il potere nel 1965 e vi rimase per 30 anni. Era il 1977 e il padre padrone Mobutu aveva cambiato il nome della nazione in Zaire, quando grazie anche all'interessamento dell'UNESCO un progetto dell'Università Nazionale dello Zaire prende forma e nel nord est del Paese, quasi ai confini con l'Uganda inizia a trasmettere Radio CANDIP (acronimo di Centre d'animation et de diffusion pedagogiques) una emittente che pur non essendo rivoluzionaria rompe i ponti con il passato coinvolgendo in maniera diretta le popolazioni di una regione dove si parlano 16 diverse lingue locali. Grazie a Radio CANDIP le singole comunità locali vennero dotate degli strumenti basilari di registrazione e di una scorta di 12 audiocassette che dovevano bastare per l'intero anno. Con questi semplici strumenti venivano registrati i programmi locali che poi venivano inviati a Bunia per la trasmissione attraverso le onde corte e la modulazione di frequenza. Il WRTH del 1988 riporta tre frequenze in onde corte: 3390, 5066 e 7150 KHz con 1 KW di potenza, più due frequenze in FM: 95 e 98 MHz con 200 watt. Un pò per ovviare alla carenza di radio ricevitori, ma soprattutto per un maggior coinvolgimento delle persone vennero anche costituiti gruppi d'ascolto in tutti i centri abitati della regione. Le persone ascoltavano insieme i programmi trasmessi e al termine ne discutevano e commentavano i contenuti. In un rapporto dedicato a radio e salute dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) viene descritta l'attività dei gruppi d'ascolto: " A radio club is a group of people who come together to listen to the radio, to discuss the issues raised on the programme and to respond actively by providing feedback to the station and using the information they have received to implement community projects. Radio listening clubs found to be operating successfully are given a cassette recorder with which to record voice pieces in a range of formats, forbroadcast on the radio." A Radio CANDIP e alle sue attività è dedicata anche una relazione dell'UNESCO del 1982 nella quale si legge tra l'altro: "Radio CANDIP est pionnière dans son genre puisqu'elle constitue à sa manière une radio locale dont l'impact est considérable. Cet impact s'est vérifié de façon spectaculaire lors d'une récente campagne lancée par radio CANDIP contre une épidémie de choléra. La population a réagi de façon extrême-ment positive et la campagne fut particulièrement efficace pour limiter les dégâts. " E ancora: "L'exemple de radio CANDIP démontre ce qu'il est possible d'entreprendre en matière de communication rurale. En dehorsdes structures des stations régionales,il serait tout à fait possible de créer plusieurs centres multimédias qui assureraient sans doute une meilleure diffusion de l'information sur le plan local." Nello stesso documento si accenna anche alla possibilità di una sinergia con la radio di stato, La Voix du Zaire. Con gli anni 90 inizia il declino del Congo come nazione e la guerra interafricana provocherà immani tragedie anche nella regione di confine dell'Ituri. Nel 2003 Radio CANDIP viene occupata dalle milizie dell'UPC il cui leader Thomas Lubanga verrà successivamente riconsciuto come criminale di guerra e diventa come molte altre radio della regione uno strumento di propaganda e di incitamento all'odio odio razziale. La situazone della radio si normalizza nel 2011 quando vengono riprese le normali trasmissioni dell'emittente. In questo periodo Radio CANDIP si ascolta con segnali non fortissimi ma comprensibili in prima serata sulla frequenza di 5066 KHz fino al termine delle trasmissioni giornaliere alle 20.15 UTC. Nella clip audio che vi proponiamo potete ascoltare proprio la chiusura delle trasmissioni giornaliere.
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