SCORREVOLE 2

TOP NEWS ==== ZCZC TIPS 558 4/12 18.50 R.N.E. R5 - Valencia SS NX reg. Comun. Valenciana buono 612 3/12 18.50 R.N.E. R1 - Lleida Catalano NX reg. Catalunya buono 675 4/12 21.20 R. Calypso - Oostwold Dutch MX suff. 738 2/12 18.04 R.N.E. R1 - Barcelona Catalano NX reg. Catalunya ottimo 801 3/12 18.04 R.N.E. R1 - Girona Catalano NX reg. Catalunya buono 846 4/12 20.45 MCB R. - Alphen aan den Rhijn Dutch MX buono 855 5/12 19.50 R.N.E. R1 - Huelva SS NX reg. Andalucia suff. 927 2/12 14.50 Power 927 - Abbiategrasso IT MX ottimo 972 7/12 17.50 Sunrise R. - London EE talk suff. 1044 6/12 22.57 R. Valladolid - SS ID e pubblicità locale buono 1080 2/12 23.25 R. Huesca - SS sport locale buono 1116 3/12 22.57 R. Albacete - SS ID e pubblicità locale buono 1125 2/12 18.50 R.N.E. R5 - Soria SS NX reg. Castilla y Leon suff. 1152 5/12 17.04 R.N.E. R5 - Lleida Catalano NX reg. Catalunya suff. 1287 4/12 23.03 R. Castilla - Burgos SS ID e pubblicità locale suff. 1368 3/12 23.15 Manx R. - Douglas EE MX buono 1377 2/12 22.55 CNR 1 - Xingyang Cinese talk suff. 1395 2/12 23.05 R. Seabreeze - Grou Dutch MX suff. 1431 5/12 23.45 VoA - Gibuti EE talk suff. 1440 3/12 16.10 Regional R. - Narni IT MX suff. 1449 3/12 23.35 BBC Asian Service - Peterboroug EE MX suff. 1467 3/12 23.25 R. Paradijs - Utrecht Dutch MX buono 1476 2/12 17.45 Museum R. - Bad Ischl Tedesco MX buono 1503 5/12 06.25 R.N.E. R5 - La Linea SS NX locali Cadiz buono 1521 2/12 23.20 R. Panj - Coventry MX suff. 1521 3/12 17.48 R. Castellon - SS ID e pubblicità locale buono 1521 3/12 17.55 R. China Int. - Xingyang Russo MX suff. 1602 5/12 23.32 R. Segovia - SS ID e pubblicità locale buono 1611 2/12 17.40 R. Monza - Dutch MX buono 1620 4/12 19.40 R. Wilskracht - Dutch MX buono 1620 5/12 19.10 R. Luka - Dutch MX buono 1629 2/12 17.25 R. Twentana - Dutch MX buono 1629 5/12 19.15 R. Marskramer - Dutch MX buono 1629 6/12 17.45 R. Spanningzoeker - Dutch MX buono 1636 7/12 19.40 R. Mi Amigo - Dutch MX buono 1638 2/12 19.40 R. Bluebird - Dutch MX buono 1638 5/12 19.25 R. Spakenburg - Dutch MX buono 1640 6/12 17.40 R. Eigen Risiko - Dutch MX buono 1647 6/12 19.20 R. Moonbreaker - Dutch MX buono 1656 2/12 17.20 R. Al Capone - Dutch MX suff. 1647 3/12 19.40 R. Columbia - Dutch MX buono 3330 3/12 04.40 CHU - Ottawa EE/FF ID e pip pip suff. 4775 3/12 23.30 R. Tarma - SS talk suff. 4940 3/12 04.45 R. Montana - ? SS predica suff. 4950 4/12 20.10 R. Mystery 21 - EE ID e MX buono 5780 3/12 15.50 R. Mystery Theatre - EE MX buono 5800 1/12 13.20 R. Akenzo - EE MX buono 5835 1/12 13.05 Mike R. - EE MX buono 5835 2/12 17.50 R. Europe - Ucraino MX suff. 5850 7/12 17.45 R. Joey - EE MX buono 5880 1/12 13.10 R. Rock Revolution - EE MX suff. 5930 4/12 17.50 World Music R. - Randers EE MX buono 5940 2/12 21.35 Voz Missionaria - Camboriu PP MX buono 5995 2/12 21.40 R. Mali - Bamako FF MX buono 6060 6/12 17.15 R. Casanova - Winterswijk EE MX buono 6070 4/12 02.50 CFRX - Toronto EE talk suff. 6180 2/12 21.30 R. Nac. Amazonas - Brasilia PP talk buono 6185 4/12 02.55 R. Educacion - Mexico D.F. SS MX suff. 6210 7/12 16.10 R. King SW - EE MX suff. 6280 5/12 17.00 R. Monique Int. - EE MX ottimo 6295 3/12 16.50 R. Abu Dhabi - EE MX buono 6300 4/12 16.20 R. Taxus - EE MX buono 6300 7/12 17.35 R. Johnny Tobacco - EE MX ottimo 6325 7/12 14.10 Weekend Music R. - EE MX buono 6395 3/12 17.30 R. Black Power - EE MX buono 6865 7/12 17.20 Sound of Hope - Cinese talk buono 6875 1/12 13.35 R. Europe - IT MX buono 6935 6/12 17.20 R. Argus - EE MX suff. 7390 2/12 14.15 R. New Zeland Int. - Wellington EE talk buono 9345 2/12 14.45 FEBC - Pasig City Cinese talk buono 9870 2/12 14.25 KTWR - Guam Coreano talk buono 10000 1/12 13.15 Italcable - Viareggio IT ID e MX buono 10000 4/12 17.30 BPM - Litong Cinese ID e pip pip buono 11875 2/12 14.20 Reach Beyond Australia - Kylsyth talk suff. NNNN ----

2023-07-19

RADIO EDUCACION, UNA EMITTENTE AL SERVIZIO DELLA CULTURA MESSICANA


 
  
MESSICO 1924, UN FUNZIONARIO PUBBLICO LUNGIMIRANTE PROMUOVE UNA DELLE PRIME RADIO AL MONDO DEDICATE ALLA CULTURA E ALL'EDUCAZIONE. QUASI 100 ANNI DOPO IL LAVORO INIZIATO DA JOSE' VASCONCELOS CONTINUA CON RADIO EDUCACION. 

Il 3 novembre 1924, su iniziativa dell'allora Segretario alla Pubblica Istruzione, José Vasconcelos, fu creata Radio Educación, realtà strettamente legata all'opera riformista e visionaria dello stesso Vasconcelos. La creazione di detta istituzione aveva lo scopo di sfruttare le potenzialità della radio a beneficio dei compiti educativi e culturali del Paese. La stazione radio ha iniziato a trasmettere con l'inaugurazione del presidente Plutarco Elías Calles, con l'acronimo CYE .  

Radio Educación ha superato vari problemi  derivati ​​da eventi politici e amministrativi, come interruzioni del segnale, cambiamenti di sigle e frequenze, riprendendo le attività in un nuovo ciclo il 23 novembre 1968. La stazione ha ripreso le sue trasmissioni con un team tecnico ridotto ed è andata in onda sull'onda media di 1060 KHz  con il call l'acronimo XEEP. E' così che è diventata una scuola radiofonica, un generatore di tendenze e avanguardie nella radiodiffusione.

   

Per quanto riguarda i temi della sua programmazione, spiccano: letteratura, genere, tecnologia, salute, diritti umani, sessualità, cinema, teatro, musica, educazione, società, ecologia, cultura, personalità, cronaca, media e politica. Oltre a caratterizzarsi per dare voce a gruppi, organizzazioni, artisti e aprire un dibattito pubblico a cause di movimenti sociali, interesse sociale e difesa dei diritti  umani.




Attualmente, Radio Educación mantiene il suo obiettivo con nuovi programmi, come la serie Historia viva. La voce del popolo del Messico. Nuovissimo, è una collaborazione con l'Istituto Nazionale di Studi Storici delle Rivoluzioni del Messico (INHERM), in cui le grandi trasformazioni del paese saranno svelate attraverso i suoi protagonisti. Con l'obiettivo di risvegliare nel giovane pubblico la gioia e l'interesse per la storia del Messico, i processi storici che governano i pensieri del Messico oggi saranno ricreati nella mente sociale. Con la storia vivente. La voce del popolo del Messico, Radio Educación in collaborazione con l'INEHRM promuove la conservazione del patrimonio storico culturale diffondendo gli eventi determinanti dei cambiamenti nella nostra storia, così come nella società, segnano gli assi di lavoro del Ministero della Cultura , oltre ad avanzare nei loro obiettivi producendo programmi con temi diversi che soddisfano l'interesse dei loro ascoltatori.  
 
            
Questa emittente radiofonica è un servizio pubblico, a carattere culturale ed educativo. Produce, trasmette e promuove una programmazione di qualità che allo stesso tempo contribuisce alla costruzione della cittadinanza, cioè favorisce il dialogo interculturale. Oggi, Radio Educación è un ente decentrato del Ministero della Cultura, il cui lavoro sostanziale consiste nel diffondere le espressioni educative, culturali e artistiche del Messico attraverso la radio. 

 source: CNDH MEXICO 

2023-07-18

QSL AND AUDIO IN THE DX PROGRAM FROM RADIO EDUCACION 6185 KHz



 

Radio Educacion, l'emittente culturale messicana che trasmette sull'onda corta dei 6185 KHz, conferma in 17 giorni un rapporto di ricezione inviato all'indirizzo contactore@cultura.gob.mx      V/S Pilar Cruz Luis che ha indicato come indirizzo diretto per i rapporti di ricezione l'email  pcruz@cultura.gob.mx . Nella risposta è stato inviato anche il file audio con i saluti e la citazione del rapporto d'ascolto nel programma DX di Radio Educacion. 

LA CITAZIONE DEL RAPPORTO NEL PROGRAMMA DX


Radio Educacion, the Mexican cultural station broadcasting on the short wave of 6185 KHz, confirmed within 17 days a reception report sent to the address contactore@cultura.gob.mx V/S Pilar Cruz Luis which it indicated as the direct address for the receipt reports the email pcruz@cultura.gob.mx . The audio file with the greetings and the quotation of the listenership in the DX program of Radio Educacion was also sent in the reply.

Radio Educación, la emisora ​​cultural mexicana que transmite en la onda corta de 6185 KHz, confirmó en un plazo de 17 días un informe de recepción enviado a la dirección contactore@cultura.gob.mx V/S Pilar Cruz Luis que indicó como dirección directa para la recepción informa al correo pcruz@cultura.gob.mx. En la respuesta también se envió el archivo de audio con los saludos y la cita de la audiencia en el programa DX de Radio Educación.

2023-07-16

QSL FROM LYCA RADIO, 1458 KHz

 


Lyca Radio conferma via email un rapporto di ricezione relativo alle trasmissioni su 1458 KHz in 16 giorni. V/S Amitabh Sharma. Email: Amitabh.Sharma@lycatel.com

2023-07-14

RADIO FREE LONDON

    

  di Francesco Cecconi (dalle memorie di Andy Walker) 

   NEL 1967 IL MARINE BROADCASTING ACT COSTRINGE ALLA CHIUSURA  LE RADIO OFF SHORE BRITANNICHE. UN ANNO DOPO UNA CIURMA DI PIRATI SENZA NAVE LEGA UN CAVO D'ANTENNA A UN EDIFICIO DI PROPRIETA' DELLA BBC E INIZIA A TRASMETTERE SUI 225 METRI. LE AVVENTURE (E LE DISAVVENTURE) DI RADIO FREE LONDON. 

  Quando si ricordano i pirati dell’etere degli anni 60 il pensiero corre soprattutto a Radio Caroline, Radio Veronica e altre emittenti off shore che per aggirare i divieti imposti dalle legislazioni nazionali trasmettevano su navi ancorate al di fuori dei limiti delle acque territoriali dei singoli Stati. Difficile immaginare quindi che in quel particolare periodo storico, oggi rivissuto con nostalgia dagli appassionati di radio, esistessero anche gruppi di persone assai più spericolate che trasmettevano dalla terra ferma, rischiando in prima persona le severe sanzioni penali e pecuniarie previste dalle leggi anti pirateria emesse in quegli anni. Come è ben noto la golden age delle radio pirata off shore britanniche terminò nel 1967 con l’emanazione del Marine Broadcasting Act dell’11 luglio che ne decretò di fatto la chiusura. Un anno dopo un manipolo di temerari, in altro modo non sapremmo definirli, decise di riprendere questa esperienza, questa volta dalla terraferma, anzi nel cuore stesso della nazione: LONDRA! 

    

Il Marine Broadcasting Act del 1967[/caption]   L’emittente messa su da questi “pirati di terra” non poteva che chiamarsi Radio Free London (RFL) e rimase in onda, tra alterne vicende, nei 30 anni successivi. Al sottoscritto è capitato di ascoltarla nell’ultimo periodo di trasmissione, verso la fine del 1996. Scrissi loro una lettera spedendola come usava allora per via aerea e dopo alcuni mesi, durante i quali avevano subito un altro raid con sequestro delle apparecchiature, mi arrivò in risposta un opuscoletto fotocopiato contenente i ringraziamenti per l’ascolto e i fatti salienti della loro avventura on air  ricostruiti nel 1997 da Andy Walker uno degli animatori e speaker dell’emittente E’ da questo resoconto che abbiamo tratto la storia di questi pirati di terraferma che tra alterne fortune legarono il loro nome a Radio Free London  A corredo abbiamo aggiunto anche una clip audio del 1968 relativa ad una delle prime trasmissioni in onde medie.   Radio Free London andò in onda per la prima volta, sulla lunghezza d’onda dei 225 metri, nell'agosto del 1968, nel primo anniversario della chiusura delle stazioni costiere britanniche. Un trasmettitore di potenza moderatamente elevata venne installato in un appartamento a Shepherd's Bush, dove si incontravano molti ex membri dello staff di Radio Caroline. 




 L’ antenna era un lungo cavo orizzontale che attraversava una strada e una linea ferroviaria ed era legato alla scala antincendio di un edificio della BBC. Questa fu la prima trasmissione di prova e nei giorni successivi RFL continuò a trasmettere a intermittenza la pubblicità del primo grande raduno della Free Radio Association, che si sarebbe tenuto a Trafalgar Square il 17 agosto di quell'anno. Si stima che circa 5.000 sostenitori di delle radio libere abbiano partecipato alla manifestazione, quando tra i relatori c'erano gli ex DJ pirata Robbie Dale, Stevi Merike, lan Damon, Spangles Muldoon e Lorne King. Un'ulteriore sorpresa per gli intervenuti fu l'apparizione del fondatore di Radio Caroline, Ronan O'Rahilly.




 RFL iniziò ò a trasmettere ogni domenica fino all'inizio del 1969, quando cessò improvvisamente le trasmissioni.  Riapparsa brevemente in FM nel 1970, solo poche ore prima del lancio della stazione locale della BBC, Radio Free London non sarebbe stata riascoltata regolarmente fino al marzo 1973, programmando trasmissioni ogni fine settimana, questa volta sui  92,8 MHz. Questa fase di RFL durò fino al novembre 1974, quando quattro membri del personale furono catturati durante un raid a Hayes Comnnon in Kent, e ancora una volta RFL scomparve dalla scena radiofonica   londinese.  La seconda fase di servizio in FM si ebbe alla fine del 1977 durante una tempesta di neve, trasmettendo ancora una volta dai boschi e dai campi alla periferia di Londra, ma nel giro di dodici mesi la stazione si è spostò in un grattacielo nel sud di Londra. Questa fase di Radio Free London è stata la più lunga con oltre cinque anni di attività, con otto ore di programmazione trasmesse ogni domenica. Per tutti gli anni '80 RFL poteva essere ascoltata con la sua programmazione comprendente la più sofisticata musica rock, ma l'ascolto della stazione iniziò a diminuire quando iniziarono gli anni '90 con la graduale introduzione delle nuove stazioni radio legali che vanificarono l'esistenza delle stazioni  pirata.  
 
    L'ultima trasmissione ad alta potenza della stazione fu da Mottingham nel Kent quando fu ascoltata in stereo, con programmi in diretta e registrati, per due giorni durante il Natale 1992. Radio Free London rimase in silenzio fino al Marzo 1995 quando furomo effettuati test a bassa potenza  su 99 MHz in FM il mercoledì e la domenica sera. Dopo questa fase andarono in onda trasmissioni regolari due volte alla settimana per tre ore a notte. A causa della mancanza di risposta da parte del pubblico nel mese di novembre la stazione cessò le sue trasmissioni in FM passando alle onde corte, offrendo agli ascoltatori europei la possibilità di ascoltare la più antica stazione pirata terrestre del Regno Unito. Venne utilizzata la frequenza di 6400 KHz che in passato aveva ospitato altre stazioni, ma RFL decise di passare sui 6285 KHz pensando in questo modo di raggiungere più ascoltatori ma dopo alcuni mesi si preferì tornare ai 6400 KHz conseguendo ottimi risultati, con solo 15 watt di potenza erogati da una batteria per auto. Poco prima di Pasqua 96 venne installata una presa di corrente presso il sito che ospitava l’emittente che iniziò a trasmettere 24 ore su 24 la prima e la terza domenica del mese.  




Nel giugno 1996 RFL iniziò a trasmettere anche sui 3945 KHz nella banda dei 76 metri nelle notti tra sabato e domenica mattina utilizzando le due frequenze in parallelo con programmi trasmessi su un riproduttore a cassette a ciclo continuo con quattro spettacoli di un'ora ripetuti ogni quattro ore.    Il teletext di una TV locale che informa del raid.[/caption] Durante la  settimana di Natale vennero diffuse 170 ore di trasmissione. Tutto stava funzionando regolarmente con un grande riscontro di lettere sia all’ indirizzo postale che nella casella email della radio. Si iniziò anche a usare un telefono cellulare per ricevere chiamate dagli ascoltatori  ma presto tutto si interruppe improvvisamente, quando alcuni bambini trovarono il sito della radio con le attrezzature. Venne deciso un ulteriore spostamento in un’area boschiva poco fuori Londra. Ma ciò che sarebbe accaduto domenica sera 20 aprile non poteva essere previsto. 

Dopo tre settimane di lavori, quando l’alimentazione di rete e due antenne erano state installate su nuovo sito in una zona boscosa attraversata dall’autostrada M25, vennero effettuati dei nuovi test di trasmissione che diedero ottimi risultati sia nel Regno Unito che nell’Europa continentale. Dopo poco più di 24 ore un addetto alla manutenzione autostradale si imbatté nell’installazione allertando le forze dell’ordine ritenendo che ci fosse la possibilità di un’azione terroristica. Gli svincoli 3 e 5 vennero chiusi per diverse ore e riaperti solo dopo che gli artificieri ebbero appurato che non si trattava di un allarme bomba. Ovviamente  la scoperta del sito provocò il sequestro delle apparecchiature e un nuovo blocco delle trasmissioni di Radio Free London che successivamente si spostò sui 5805 KHz fino alla definitiva chiusura delle trasmissioni. 

 SOURCE: NEWSLETTER N.1 ESTATE 1997 DI RADIO FREE LONDON      

IN 1967 THE MARINE BROADCASTING ACT FORCED THE CLOSURE OF THE BRITISH OFFSHORE RADIO. A YEAR LATER A CREW OF PIRATES WITHOUT A SHIP TIES AN ANTENNA CABLE TO A BUILDING OWNED BY THE BBC AND STARTS TRANSMITTING ON 225 METERS. THE ADVENTURES (AND THE MISADVENTURES) OF RADIO FREE LONDON.

   When one remembers the pirates of the 60s, one thinks above all of Radio Caroline, Radio Veronica and other off shore broadcasters which, to circumvent the prohibitions imposed by national legislation, broadcast on ships anchored outside the limits of the territorial waters of the individual States . It is therefore difficult to imagine that in that particular historical period, now relived with nostalgia by radio enthusiasts, there were also groups of much more reckless people who broadcast from the mainland, personally risking the severe penal and financial penalties provided for by the anti-piracy laws issued in those years. As is well known, the golden age of British off shore pirate radios ended in 1967 with the enactment of the Marine Broadcasting Act of 11 July which effectively decreed its closure. A year later a handful of daredevils, we wouldn't be able to define them in any other way, decided to resume this experience, this time from the mainland, indeed in the very heart of the nation: LONDON!

    The Marine Broadcasting Act of 1967[/caption] The station set up by these "pirates of land" could only be called Radio Free London (RFL) and remained on the air, with ups and downs, for the following 30 years. The undersigned happened to listen to it in the last period of transmission, towards the end of 1996. I wrote them a letter, sending it by air as was the custom at the time and after a few months, during which they had suffered another raid with seizure of the equipment, I received in response a photocopied booklet containing thanks for listening and the salient facts of their on-air adventure reconstructed in 1997 by Andy Walker, one of the broadcaster's entertainers and speaker. It is from this report that we drew the story of these mainland pirates who between mixed fortunes they linked their name to Radio Free London. We have also added an audio clip from 1968 relating to one of the first medium wave broadcasts. Radio Free London was first broadcast on 225 meters in August 1968, on the first anniversary of the closure of British coastal stations. A moderately high power transmitter was installed in a flat in Shepherd's Bush, where many ex-Radio Caroline staffers met.

 The antenna was a long horizontal cable that spanned a road and a railway line and was tied to the fire escape of a BBC building. This was the first test broadcast and over the next few days RFL continued to intermittently broadcast advertising for the Free Radio Association's first major rally, to be held in Trafalgar Square on 17 August of that year. An estimated 5,000 free radio supporters attended the rally, when speakers included former pirate DJs Robbie Dale, Stevi Merike, Ian Damon, Spangles Muldoon and Lorne King. A further surprise for those present was the appearance of the founder of Radio Caroline, Ronan O'Rahilly.

RFL began broadcasting every Sunday until early 1969, when it abruptly ceased broadcasting. Reappearing briefly on FM in 1970, just hours before the launch of the BBC local station, Radio Free London would not be listened to on a regular basis again until March 1973, programming broadcasts every weekend, this time on 92.8 MHz. This phase of RFL it lasted until November 1974, when four personnel were captured in a raid on Hayes Comnnon in Kent, and once again RFL disappeared from the London radio scene. The second phase of FM service came in late 1977 during a snowstorm, once again broadcasting from woods and fields on the outskirts of London, but within twelve months the station had moved to a high rise building in south London. London. This phase of Radio Free London was the longest at over five years of operation, with eight hours of programming being broadcast every Sunday. Throughout the 1980s RFL could be heard with its programming featuring more sophisticated rock music, but the station's listenership began to decline as the 1990s began with the gradual introduction of new legal radio stations which made it a bit of a drag. of pirate stations.
 
The station's last high power transmission was from Mottingham in Kent when it was listened to in stereo, with live and recorded programmes, over two days during Christmas 1992. Radio Free London remained silent until March 1995 when tests were carried out at low power of the station was from Mottingham in Kent when it was listened to in stereo, with live and recorded programmes, for two days during Christmas 1992. Radio Free London was silent until March 1995 when low power tests were carried out on 99 MHz FM on Wednesday and Sunday evenings. After this stage regular broadcasts aired twice a week for three hours a night. Due to a lack of public response the station ceased its FM broadcasts in November and switched to shortwave, giving European listeners the chance to hear the UK's oldest pirate terrestrial station. The 6400 KHz frequency was used which in the past had hosted other stations, but RFL decided to switch to 6285 KHz thinking in this way of reaching more listeners but after a few months they preferred to go back to 6400 KHz achieving excellent results, with only 15 watts of power delivered by a car battery. Shortly before Easter 96, a power outlet was installed at the site that housed the broadcaster which began broadcasting 24 hours a day on the first and third Sunday of the month.

In June 1996 RFL also began broadcasting on 3945 KHz in the 76 meter band on Saturday nights to Sunday mornings using the two frequencies in parallel with programs broadcast on a cassette player in a continuous loop with four one-hour shows repeated every four hours. The teletext of a local TV informing of the raid. [/caption] During the Christmas week, 170 hours of broadcasts were broadcast. Everything was running smoothly with a large response of letters both to the postal address and in the radio mailbox. A mobile phone also began to be used to receive calls from listeners but soon it all came to a sudden halt as some children found the radio site with the equipment. A further move to a wooded area just outside London was decided. But what would happen on Sunday evening April 20 could not have been foreseen.

After three weeks of work, when mains power and two antennas had been installed on a new site in a wooded area bisected by the M25 motorway, new transmission tests were carried out which gave excellent results both in the UK and Europe continental. After just over 24 hours a highway maintenance worker came across the installation alerting the police believing that there was the possibility of a terrorist action. Junctions 3 and 5 were closed for several hours and reopened only after the bomb squad had ascertained that it was not a bomb threat. Obviously the discovery of the site led to the seizure of the equipment and a new block of Radio Free London broadcasts which subsequently moved to 5805 KHz until the definitive closure of the broadcasts.

  SOURCE: NEWSLETTER N.1 SUMMER 1997 OF RADIO FREE LONDON

2023-07-11

THE UNIVERSAL TV. A READER'S DIGEST DREAM FROM 1955


I lettori più attempati di questo blog sicuramente ricorderanno "Selezione" edizione italiana della rivista mensile Reader's Digest. Per i più giovani spighiamo brevemente di cosa si tratta: nel 1922 Roy DeWitt Wallace e sua moglie Lila Bell Acheson grazie anche al finanziamento di Lord Staufen fondarono questa rivista generalista che trattava sia di temi "leggeri" che di argomenti più importanti facendo riferimento a quella fascia sociale bianca e conservatrice che si riconosceva nella cultura WASP. Per molte persone la rivista costituì per tanto tempo l'unico accesso disponibile alla lettura con costi accessibili. La rivista arrivò ad avere una tiratura di oltre 12 milioni di copie.


Il Reader's Digest arrivò in Italia nel il secondo dopoguerra, pubblicato dal 1948 al 1967 dalla casa editrice Arnoldo Mondadori Editore. Era  uno strumento di propaganda americana e insieme alla musica e alla cinematografia d'oltreoceano si faceva portavoce di quella che venne definita "american way of life",  ma che a monte aveva un sistema di fact  checking di tutto rispetto che le conferiva una certa autorevolezza al netto degli intenti propagandistici. Per diversi anni l'edizione italiana che aveva mantenuto  il classico  formato di libro tascabile, si limitò a riportare la traduzione degli articoli pubblicati negli Stati Uniti e solo sul finire degli anni 60 si ritagliò una certa autonomia con articoli scritti in loco e più aderenti alla realtà italiana di quel periodo. Oltre alla rivista vera e propria "Selezione" mise sul mercato, a prezzi accessibili, collane di libri, dischi di musica classica e dii jazz. Ben noto agli appassionati di musica il primo impianto stereo a basso costo e pagabile a rate che sul finire degli anni 60 portò alla diffusione degli LP nell'ascolto casalingo in luogo del classico mangiadischi destinato all'ascolto dei 45 giri.


Il numero di luglio del 1955 presenta un articolo molto interessante per gli appassionati di storia della radio e della televisione. L'occhiello annuncia: "Un ingegnere lavora a una rete televisiva che abbraccerà tutto il mondo" seguito dall'altisonante titolo "A PRESTO LA TV UNIVERSALE" e si, un programma decisamente ambizioso per il 1955, quando la televisione globale non esisteva ancora e nel mondo e le singole nazioni iniziavano appena a definire i loro palinsesti di questo innovativo mezzo di comunicazione di massa. Vi erano da superare una infinita serie di problemi tecnici e politici ai quali l'ingegner William Halstead, protagonista dell'articolo, dovette mettere mano nelle prime fasi di questa campagna per lo sviluppo e soprattutto per il controllo della futura TV globale. Anche qui, come in altri ambiti c'era la necessità di combattere il nemico numero 1, l'Unione Sovietica, che già dal 1948 aveva sviluppato un suo sistema televisivo presto adottato anche da alcuni Paesi satelliti e addirittura da qualche altro del blocco occidentale. A est come a ovest già ci si rendeva conto che il nuovo mezzo sarebbe stato fondamentale per il controllo e la diffusione delle idee.


Ed ecco quindi descritte con dovizia di particolari le peregrinazioni dell'ingegnere, già consulente tecnico della Voice of America, con vaste esperienze di installazione di stazioni ripetitrici in FM e in microonde nel Nord America, attraverso Giappone, Thailandia, India e Turchia per imporre il sistema di trasmissione televisivo americano a scapito di quello sovietico, considerato di minor qualità ma che rischia di essere adottato in molti Paesi. Il ragionamento di Halstead è molto semplice: se il sistema delle stazioni ripetitrici posizionate in punti strategici funziona per la radio FM, perchè un sistema analogo non dovrebbe funzionare anche per la TV ? Come descritto nell'articolo il modello proposto ha successo e nel Giappone questo provoca anche un rapido sviluppo dell'industria elettronica per soddisfare la grande richiesta di nuovi apparecchi TV. Come poi, ben sappiamo, per diversi decenni il Giappone ha mantenuto un primato pressoché assoluto in questo settore. 


In aggiunta all'articolo fu inserito anche un trafiletto dal titolo "TV EUROPA-EUROVISIONE" a firma di Domenico Eugenio Ravalico noto tecnico, imprenditore e scrittore di numerosi testi di elettronica e telecomunicazioni, sulla nascita della connessione tra gli enti televisivi dell'Europa occidentale che non conosciamo ancora con il nome di "EUROVISIONE", che nel 1954 aveva visto come pionieri Italia, Francia, Gran Bretagna, Germania. Svizzera, Olanda e Danimarca che adottarono un comune sistema a 625 linee.

credits: le immagini sono tratte dal numero di Luglio/1955 di "Selezione dal Readre's Digest" (A. Mondadori Editore)



The more elderly readers of this blog will surely remember "Selection" the Italian edition of the monthly magazine Reader's Digest. For the younger ones, let's briefly explain what it is about: in 1922 Roy DeWitt Wallace and his wife Lila Bell Acheson, thanks also to the funding of Lord Staufen, founded this generalist magazine which dealt with both "light" topics and more important topics, referring to that white and conservative social band who recognized themselves in the WASP culture. For many people, the magazine was for a long time the only affordable access to reading. The magazine reached a circulation of over 12 million copies.

The Reader's Digest arrived in Italy after the Second World War, printed from 1948 to 1967 by the publishing house Arnoldo Mondadori Editore. It was an American propaganda tool and together with overseas music and cinematography it became the spokesperson for what was called the "American way of life", but which upstream had a respectable fact checking system that gave it a certain authority except for propaganda purposes. For several years the Italian edition, which had maintained the classic pocket book format, limited itself to reporting the translation of the articles published in the United States and only at the end of the 1960s did it carve out a certain autonomy with articles written locally and more in keeping with the Italian reality of that period. In addition to the real magazine "Selection" put on the market, at affordable prices, series of books, records of classical music and jazz dii. Music lovers are well aware of the first low-cost stereo system payable in installments which at the end of the 60s led to the diffusion of LPs for home listening instead of the classic record player intended for listening to 45s.

The July 1955 issue features a very interesting article for radio and television history buffs. The buttonhole announces: "An engineer works on a television network that will span the world" followed by the high-sounding title "COMING SOON UNIVERSAL TV" and yes, a decidedly ambitious program for 1955, when global television did not yet exist and around the world and individual nations were just beginning to define their schedules for this innovative means of mass communication. There were to overcome an infinite series of technical and political problems which the engineer William Halstead, protagonist of the article, had to tackle in the early stages of this campaign for the development and above all for the control of the future global TV. Here too, as in other areas, there was the need to fight enemy number 1, the Soviet Union, which had already developed its own television system since 1948 and was soon adopted by some satellite countries and even some other countries in the Western bloc. In both East and West we were already aware that the new medium would be fundamental for the control and diffusion of ideas.

And so here is described in great detail the wanderings of the engineer, former technical consultant of the Voice of America, with vast experience in installing FM and microwave repeater stations in North America, through Japan, Thailand, India and Turkey to impose the American television transmission system to the detriment of the Soviet one, considered of lower quality but which risks being adopted in many countries. Halstead's reasoning is very simple: if the system of strategically positioned repeater stations works for FM radio, why shouldn't a similar system work for TV as well? As described in the article, the proposed model is successful and in Japan this also causes a rapid development of the electronics industry to meet the great demand for new TV sets. As we well know, for several decades Japan has maintained an almost absolute supremacy in this sector.

In addition to the article, a short article was also added entitled "TV EUROPE-EUROVISION" signed by Domenico Eugenio Ravalico, a well-known technician, entrepreneur and writer of numerous texts on electronics and telecommunications, on the birth of the connection between the television organizations of Western Europe which we do not yet know under the name of "EUROVISION", which in 1954 saw Italy, France, Great Britain and Germany as pioneers. Switzerland, Holland and Denmark which adopted a common 625-line system.

credits: the images are taken from the July/1955 issue of "Selection from Readre's Digest" (A. Mondadori Editore)

 

2023-07-07

LISTENING HCJB 6050 KHz AND VINTAGE QSL


In onda dal 1931 la HCJB conosciuta anche come "Voce delle Ande",  è la più antica stazione missionaria attiva nel mondo. La stazione venne fondata dai missionari evangelici Clarence W. Jones, Reuben Larson e D. Stuart Clark. Partita come stazione locale nel corso dei decenni successivi estese il suo target all'intero continente latino americano producendo trasmissioni in tutte le lingue ivi parlate. Le sue trasmissioni erano ascoltate in ogni parte del mondo e lo spazio dato agli appassionati del radioascolto ne ha fatto una delle stazioni più popolari in questo ambito. Come è accaduto a  tante altre stazioni, negli ultimi anni anche la HCJB ha dovuto ridimensionare strutture e target che attualmente si limita all'Ecuador. La stazione ha tuttavia mantenuto una frequenza in onde corte, quella dei 6050 KHz dove opera da Pico Pichincha con un trasmettitore della potenza di 10 KW. I programmi sono diffusi in spagnolo, quechua e altre lingue locali. Da noi si ascolto con segnale sufficiente/buono nelle ore notturne. Le clip che vi proponiamo sono state registrate a partire dalle 2.00 UTC, la chiusura dei programmi con l'inno nazionale dell'Ecuador avviene generalmente alle 2.35 UTC. Un paio di volte a settimana sono segnalati programmi in spagnolo fino alle 5.00 che personalmente non ho ancora verificato. Nel post vi proponiamo un segmento del programma con commento e inconfondibile musica andina e la chiusura delle trasmissioni del 6 luglio (locale) con l'inno nazionale. A corredo una serie di QSL con bei disegni a carattere naturalistico ricevute negli anni 80.


HCJB 6050 KHz 7-7-2023
 

HCJB 6050 KHz 7-7-2023 CHIUSURA TRASMISSIONE + INNO NAZIONALE
 


LISTENING HCJB 6050 KHz

 


On the air since 1931, HCJB also known as "Voice of the Andes", is the oldest active mission station in the world. The station was founded by evangelical missionaries Clarence W. Jones, Reuben Larson and D. Stuart Clark. Started as a local station over the following decades, it extended its target to the entire Latin American continent, producing broadcasts in all the languages spoken there. Its broadcasts were listened to in every part of the world and the space given to radio listening enthusiasts made it one of the most popular stations in this area. As has happened to many other stations, in recent years the HCJB has also had to resize structures and targets which are currently limited to Ecuador. However, the station has maintained a shortwave frequency, that of 6050 KHz where it operates from Pico Pichincha with a 10 KW power transmitter. Programs are broadcast in Spanish, Quechua and other local languages. Here we listen with a sufficient/good signal at night. The clips we offer were recorded starting from 2.00 UTC, the closing of programs with the national anthem of Ecuador generally occurs at 2.35 UTC. A couple of times a week there are programs in Spanish until 5.00 which I personally haven't checked yet. In the post we offer you a segment of the program with commentary and unmistakable Andean music and the closing of the broadcasts on 6 July (local) with the national anthem. Supplied with a series of QSL cards with beautiful naturalistic drawings received in the 80s.




 

2023-07-05

RADIO ULAANBAATAR, VINTAGE QSL, STICKER AND SCHEDULE









Un ricordo del passato: QSL card, Sticker, schedule e flayer di Radio Ulaan Baatar, oggi Voice of Mongolia, ascoltata nel 1995.

A reminder of the past: QSL card, Sticker, schedule and flayer of Radio Ulaan Baatar, today Voice of Mongolia, listened to in 1995.






2023-07-04

IL COMPLEANNO DEL BREVETTO 5028, MARCONI, MORETTI E DUE CHIACCHIERE TRA APPASSIONATI DI RADIO

 

IL 2 LUGLIO 1897 GUGLIELMO MARCONI ESCE DALL'UFFICIO BREVETTI DI LONDRA. HA CON SE UN FOGLIO  CHE RIPORTA IL NUMERO 5028. E' NATA LA TELEGRAFIA SENZA FILI. QUALCHE ANNO DOPO MENTRE MARCONI E' IMPEGNATO A COSTRUIRE STAZIONI RADIOTEEGRAFICHE UN MEDICO DI PATRICA INVENTA IL RADIOTELEFONO. IL PICCOLO RACCONTO DI UNA GRANDE ST ORIA CON, IN OMAGGIO, UNA CHIACCHIERATA TRA APPASSIONATI DI RADIO. 

di Francesco Cecconi  

 
Titoli della Compagnia fondata da Marconi

Il 1897 è un anno fatale per le telecomunicazioni. Il 5 marzo di quell'anno un 23 enne  nato a Bologna, figlio di una coppia mista italo irlandese, inizia a Londra l'iter legale per ottenere il brevetto di una nuova, strana invenzione: il telegrafo senza fili. Il 2 luglio dello stesso anno la vicenda si chiude  con l'assegnazione del numero di protocollo 5028. In questa data nasce ufficialmente la telegrafia senza fili e da quel momento in poi sarà possibile comunicare in tutto il mondo, in tempo reale, senza l'ausilio degli ingombranti e scomodi cavi sottomarini che fino ad allora avevano consentito le comunicazioni telegrafiche a lunga distanza. Quel giovanotto si chiama Guglielmo Marconi, non è uno scienziato di formazione accademica ma la sua mente brillante gli permette di concretizzare in una applicazione pratica, straordinaria e rivoluzionaria, gli studi sull'elettromagnetismo condotti da Hertz, Maxwell, Righi ed altri.  In molti si mangeranno le dita per aver avuto tra le mani la gallina dalle uova d'oro ed essersela lasciata scappare. Ancora oggi chiere di complottisti e dietrologisti aizzati da una certa letteratura pseudo scientifica anglosassone da una parte e russo-sovietica dall'altra, starnazzano sulla primogenitura dell'invenzione che essi attribuiscono rispettivamente a Tesla e Popov, anch'essi eminenti scienziati, i cui studi hanno dato un contributo importante allo sviluppo tecnologico del XX secolo, ma che, almeno per quanto riguarda la telegrafia senza fili, hanno perso l'attimo, quel momento di brillante intuizione che fa la differenza tra la gloria e l'essere un semplice comprimario. 

  
Il laboratorio di Guglielmo Marconi a Villa Griffone (BO)

Il brevetto, tuttavia, è solo il primo passo di un lungo percorso  che si concretizzerà il 13 dicembre 1901 tra i venti forti dell'Atlantico Settentrionale che spazzano l'isola di Terranova proprio di fronte alle coste canadesi. In questo luogo Marconi riesce a ricevere il primo segnale transoceanico e da quel momento in poi le stazioni radiotelegrafiche di Marconi vengono installate in tutto il mondo e i suoi apparecchi radio, montati sulle navi a lunga percorrenza, contribuiranno  alla sicurezza del traffico marittimo. Una interessante appendice agli studi e alle realizzazioni marconiane, anche perché il diretto interessato era un corrispondente dello scienziato bolognese,  ci riguarda da vicino come ciociari perché i primi apparecchi radio sperimentali, in grado di trasmettere la voce umana furono realizzati dal dottor Riccardo Moretti di Patrica tra il 1905 e il 1911.    

 
Riccardo Moretti

Dal 2 luglio 1897 in poi le comunicazioni senza fili hanno cambiato radicalmente le nostre abitudini e il nostro stile di vita. Dalla telegrafia senza fili si  è passati alla Radio, alla Televisione, alle comunicazioni satellitari e alla telefonia mobile di largo consumo, in una incessante ubriacatura tecnologica che ci rende sempre più interconnessi. La radio intesa nella sua accezione classica ha avuto la sua "golden age", i suoi momenti di crisi e la sua ripresa. L'interesse della gente comune nei confronti di questo mezzo di comunicazione è sempre molto forte, soprattutto adesso che per ascoltare una emittente non c'è più la necessità di portarsi dietro una radiolina da ascoltare attaccata all'orecchio. Attraverso uno smartphone si ha accesso ad una varietà di ascolto sterminata. La qualità audio è di norma eccellente e la multimedialità dei terminali consente di interagire e condividere. Lo sviluppo incredibile e il successo del Podcast costituisce l'ultima frontiera di questo mondo in continua evoluzione. La gente ha riscoperto il piacere del racconto orale, non necessariamente legato a una narrazione per immagini, anche perché un buon narratore e un buon testo sono in grado di creare vivide immagini nella mente di chi ascolta.   

 
Il logo di AWR 

Eppure il passaggio ai nuovi sistemi digitali non è stato cosi rapido e scontato e nel mezzo c'è stato un lungo periodo di interregno "analogico" che in parte ancora esiste e resiste. Il vecchio apparecchio radio di casa, a transistor, o magari addirittura a valvole, è ancora presente nella stragrande maggioranza delle  abitazioni e qualcuno ancora si ingegna a ruotare la manopola della sintonia, in luogo della ben più pratica ed efficace ricerca automatica, per cercare qualche stazione particolare, magari di provenienza estera. E' un'abitudine questa che nasce con la radiodiffusione. Ascoltare segnali sempre più lontani è sempre stata una passione per chi ha una radio in casa, a volte, durante una guerra o sotto un governo dittatoriale, addirittura una necessità. E' in questo modo che nascono i miti legati al mondo della radio: i soccorsi al Titanic, le trasmissioni del Colonnello Stevens da Radio Londra, le radio di propaganda dei due blocchi durante la guerra fredda, le radio pirata off shore degli anni 60, sono solo alcuni dei capitoli di questa entusiasmante storia che dura ormai da quasi 130 anni e che, almeno al momento, sembra ben lontana dall'ultimo capitolo. 

LA CONVERSAZIONE CON ROBERTO VACCA E GRAZIANO BRAGA DI RVS-AWR

  

Di queste ed altre storie legate al mondo della "radio di una volta" abbiamo parlato con i colleghi Roberto Vacca e Graziano Braga di Radio Voce della Speranza di Firenze che produce settimanalmente una trasmissione dedicata agli appassionati e ai cultori della radio per conto di Adventist World radio (AWR) organizzazione che fa capo alla Chiesa Avventista e che dispone di stazioni e ripetitori in tutto il mondo, trasmettendo in diverse lingue tra e quali l'italiano. Allo spazio dedicato al radioascolto fanno seguito rubriche e interviste dedicate a temi di attualità. Nello specifico la trasmissione italiana oltre che sulle comuni piattaforme FM e internet viene diffusa ogni domenica alle ore 11 anche su onde corte sulla frequenza di 9610 KHz. Nell'articolo è disponibile  il podcast con la conversazione per coloro che volessero approfondire l'argomento.

2023-07-02

AUDIOCLIP, ALEXANDERSON DAY, CW TRANSMISSION FROM GRIMETON RADIO SAQ 17.2 KHz

 


Anche quest'anno, nella prima domenica di luglio, Grimeton Radio (SAQ) ha celebrato il giorno di Alexanderson, l'ingegnere che un secolo fa progettò e realizzò questa imponente stazione radio destinata alle comunicazioni intercontinentali utilizzando le onde lunghe. L'impianto con le sue imponenti torri di 200 metri di altezza e l'alternatore che ne è il cuore pulsante vengono mantenuti in funzione da una associazione culturale no profit che è riuscita a far inserire il sito nel patrimonio mondiale dell'Unesco. L'antica stazione radio è stata trasformata in un museo aperto ai visitatori e alle attività didattiche per le scuole Un paio di volte l'anno, a luglio e alla vigilia di Natale l'alternatore torna a trasmettere e l'evento è sempre atteso con molto interesse da radioamatori e appassionati di radioascolto. Nel video vi proponiamo la registrazione della trasmissione odierna.


Also this year, on the first Sunday of July, Grimeton Radio (SAQ) celebrated the day of Alexanderson, the engineer who a century ago designed and built this impressive radio station intended for intercontinental communications using long waves. The plant with its imposing 200-metre-high towers and the alternator which is its beating heart are kept in operation by a non-profit cultural association which has managed to have the site included in the Unesco world heritage. The old radio station has been transformed into a museum open to visitors and to educational activities for schools. A couple of times a year, in July and on Christmas Eve, the alternator starts transmitting again and the event is always eagerly awaited. much interest from radio amateurs and radio listening enthusiasts. In the video we offer you the recording of today's broadcast.

AUDIOCLIP, TEST TRANSMISSIONS OF RADIO TAIWAN INTERNATIONAL IN FRENCH LANGUAGE

 


Sono andate regolarmente in onda le trasmissioni test in lingua francese programmate da Radio Taiwan International per sabato primo luglio 2023. Le trasmissioni diffuse dal centro di Tamsui erano strutturate in segmenti da 10 minuti diffusi su varie frequenze nella fascia oraria compresa tra le 17 e le 18.30 UTC. I test servivano per individuare le frequenze ottimale per il servizio in lingua francese dell'emittente di Stato di Taiwan. Questi i risultati del nostro monitoraggio: 

11995 KHz

La prima frequenza ad essere stata testata e quella che oggettivamente ha dato i risultati migliori è stata quella degli 11995 KHz sulla banda dei 25 metri, testata in due segmenti che andavano rispettivamente dalle 17.00 alle 17.10 e dalle 17.30 alle 17.40 UTC. Ottimo segnale e ottima modulazione per tutti e due i test. Nel video vi proponiamo il primo test, ma anche il successivo è stato di pari qualità.

RADIO TAIWAN INTERNATIONAL TEST SU 11995 KHz 


9545 KHz

Cambio di frequenza e di banda per il terzo test trasmesso invece dalle 18.00 alle 18.10 sui 9545 KHz, banda dei 31 metri. In questo caso, anche in presenza di un segnale forte, si è registrato un certo QSB e una qualità audio non certo ottimale. Questa le registrazione dell'inizio della trasmissione con l'identificazione della stazione:

RADIO TAIWAN INTERNATIONAL. TEST SU 9545 KHz CON IDENTIFICAZIONE


7240 KHz
Un discorso a parte merita il test su questa frequenza che nella maggior parte del tempo risulta occupata da Radio Cina Internazionale e dalla PBS Xizang e che nella serata di sabato primo luglio risultava occupata da un forte rumore (ipotizzo che fosse un segnale Stanag) che impediva il normale ascolto dell'emittente taiwanese, tirata su solo in modalità LSB come mostrato nel video. 

RADIO TAIWAN INTERNATIONAL TEST SU 7240 KHz


Nel comunicato che annunciava il test era citata anche la frequenza di 7250 KHz sula quale però non sono riuscito ad ascoltare nulla.



The French-language test broadcasts scheduled by Radio Taiwan International for Saturday 1 July 2023 were regularly aired. The broadcasts broadcast from the center of Tamsui were structured in 10-minute segments broadcast on various frequencies in the time slot between 17 and 18.30 UTC. The tests were used to find the optimal frequencies for the Taiwanese state broadcaster's French-language service. These are the results of our monitoring:

11995KHz
The first frequency to be tested and the one that objectively gave the best results was that of 11995 KHz on the 25 meter band, tested in two segments which went respectively from 17.00 to 17.10 and from 17.30 to 17.40 UTC. Excellent signal and excellent modulation for both tests. In the video we offer you the first test, but the next one was also of the same quality.
 
9545KHz
Change of frequency and band for the third test transmitted instead from 18.00 to 18.10 on 9545 KHz, 31 meters band. In this case, even in the presence of a strong signal, a certain QSB was recorded and the audio quality was certainly not optimal. This is the recording of the beginning of the transmission with the identification of the station:

 7240KHz
A separate discussion deserves the test on this frequency which in most of the time is occupied by Radio China International and by PBS Xizang and which on the evening of Saturday July 1st was occupied by a strong noise (I assume it was a Stanag signal) which prevented normal Taiwanese broadcast listening, pulled up only in LSB mode as shown in the video.
 
In the press release announcing the test, the frequency of 7250 KHz was also mentioned on which, however, I was unable to hear anything