Dal 10 marzo 2015 è attiva una dx pedition italiana dell'ARAC nella Repubblica Democratica del Congo che si protrarrà fino al giorno 25 marzo. Qualche giorno fa, complice la buona propagazione e gli ottimi apparati a disposizione del gruppo ho registrato questa CLIP AUDIO delle operazoni in fonia sulla banda dei 24 MHz. La QSL card va richiesa al manager I2YSB. Della spedizione fanno parte 6 operatori italiani e un giapponese che stanno operando su tutte le bande con pile up piuttosto consistenti visto e considerato che in questa vasta nazione dell'Africa centro meridionale raramente si ascoltano segnali sulle bande amatoriali e mai, almeno a mia memoria, da parte di operatori locali da sempre soggetti a molte restrizioni. Nell'epoca antecedente ai cellulari e ai satellitari poteva capitare spesso di ascoltare il personale delle missioni religiose comunicare via radio con le nazioni di appartenenza, ma anche in quei casi c'erano restrizoni temporali dell'uso degli apparati e l'obbligo di comunicare esclusivamete in francese o inglese. Di solito operavano sulla banda dei 20 metri, a volte anche leggermente fuori banda. Come ben sappiamo vaste aree del paese, soprattutto nel nord est, sono interessate da violente guerre intestine per il controllo delle enormi risorse minerarie del territorio e anche nel resto della nazione spesso non si respira aria tranquilla.
Operando dalla capitale Kinshasa, nel sud del paese, la spedizione opera ovviamente con tranquillità, ma ricordo come, negli anni 90, anche la capitale fu investita dalla guerra civile e come una sera ricevetti il segnale di una stazione, di cui purtroppo non riuscii a percepire il nominativo, che segnalava scontri a fuoco nel centro abitato. Si trattava probabilmente di personale straniero di qualche ambasciata o organizzazione internazionale presente in loco. La trasmissione avveniva comunque all'interno della banda dei 20 metri, peccato in quell'occasione di non avere avuto a disposizione un registratore. Il fatto che in questo Paese si riesca a organizzare una dx pedition, con tutta la logistica che ne consegue, è comunque positivo e un buon indicatore di normalità di cui questa martoriata nazione ha davvero bisogno.
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