|
RTL longwave mast |
Da questa notte anche il canale in onda lunga dei 234 KHz tace. Dopo France Inter, Europe 1 e Radio Montecarlo, lo spegnimento del trasmettitore di Bedweiler mette fine all'epopea della radiodiffusione francofona coi trasmettitori super power in onde lunghe. L'imponente sito del granducato era stato inaugurato nel 1931 dalla Compagnie Luxembourgeoise de Radiodiffusion, compagnia che sul modello del broadcasting nordamericano intendeva utilizzare il mezzo radiofonico a fini commerciali nel vecchio continente. La scelta del granducato come sede del sito emittente venne fatta per aggirare la legislazione nazionale francese che riservava la diffusione radiofonica allo Stato, cosa che del resto avveniva anche in tutto il resto d' Europa. Dopo le drammatiche vicende belliche che avevano visto anche la parziale distruzione delle attrezzature da parte delle truppe tedesche in ritirata, dagli anni 50 in poi, il sito era stato ristrutturato e potenziato con l'aggiunta di trasmettitori in onde corte mentre a Marmach iniziavano le trasmissioni bilingue in onde medie sui 1439 KHz (poi 1440) che noi ascoltatori italiani conosciamo molto bene perché era quello il canale sul quale ci si sintonizzava la sera per ascoltare il rock d'oltremanica ritenuto marginale dalla nostra emittenza pubblica nazionale. I più longevi di questo hobby ricorderanno anche i 15 minuti informativi in lingua italiana prodotti dalla RAI che venivano diffusi da Radio Lussemburgo alle 19.30 a destinazione dei nostri migranti nel Nord Europa. In definitiva Radio Lussemburgo è responsabile del fatto una intera generazione postbellica si è avvicinata più di mezzo secolo fa al mondo della radio e che una parte di essa ancora insiste con questa attività dal sapore piuttosto vintage. La scelta di RTL è stata spacciata come "ecologica" e un annuncio in tal senso è stata diffuso negli ultimi giorni dall'emittente, in realtà, quella di dismettere gli impianti analogici è una scelta dettata da ragioni politiche ed economiche che molte nazioni stanno seguendo da tempo. Francia e Germania, che pure disponevano di reti in onde medie piuttosto rilevanti, sono state le prime a percorrere questa strada, seguite gradualmente da molte altre nazioni. Questo primo articolo del 2023, è dunque l'ennesimo che certifica la graduale fine di un'epoca. Ovviamente le modalità di ascolto certamente più agevole dei contenuti non mancano, anzi, mai come in questo momento abbiamo avuto tanta scelta, ma il radioascolto, ovviamente, è tutt'altra cosa. A ricordo dell'ennesimo luttuoso evento nel mondo della radio vi proponiamo gli ultimi istanti della lunga trasmissione di fine anno di RTL e lo spegnimento, puntualissimo alle ore Una dell'Europa centrale.
GLI ULTIMI ISTANTI DI TRASMISSIONE DI RTL E LO SPEGNIMENTO DEI 234 KHz
THE LAST INSTANTS OF RTL TRANSMISSION AND THE SWITCHING OFF OF 234 KHz
From this night also the long wave channel of 234 KHz is silent. After France Inter, Europe 1 and Radio Montecarlo, the shutdown of the Bedweiler transmitter put an end to the epic of French-speaking radio broadcasting with super power longwave transmitters. The imposing site of the grand duchy had been inaugurated in 1931 by the Compagnie Luxembourgeoise de Radiodiffusion, a company that on the model of North American broadcasting intended to use the radio medium for commercial purposes in the old continent. The choice of the grand duchy as the seat of the broadcasting site was made to circumvent the French national legislation which reserved radio broadcasting to the State, which also happened throughout the rest of Europe. After the dramatic war events which had also seen the partial destruction of the equipment by the retreating German troops, from the 1950s onwards, the site had been restructured and upgraded with the addition of shortwave transmitters while transmissions began in Marmach bilingual in medium waves on 1439 KHz (later 1440) which we Italian listeners know very well because that was the channel we tuned into in the evening to listen to rock from across the Channel considered marginal by our national public broadcasting. The longest-lived in this hobby will also remember the 15-minute information in Italian produced by RAI which was broadcast by Radio Luxembourg at 19.30 for our migrants in Northern Europe. Ultimately Radio Luxembourg is responsible for the fact that an entire post-war generation approached the world of radio more than half a century ago and that a part of it still insists on this activity with a rather vintage flavour. The choice of RTL has been passed off as "ecological" and an announcement to that effect has been released in recent days by the broadcaster, in reality, that of decommissioning analogue systems is a choice dictated by political and economic reasons that many nations are following time ago. France and Germany, which also had rather significant medium wave networks, were the first to take this path, followed gradually by many other nations. This first article of 2023 is therefore the umpteenth that certifies the gradual end of an era. Obviously there is no shortage of ways to listen to content that is certainly easier, indeed, never as at this moment have we had so much choice, but radio listening, obviously, is a completely different thing. In memory of the umpteenth mournful event in the world of radio, we offer you the last moments of RTL's long end-of-year broadcast and the very punctual shutdown at one o'clock in Central Europe.
|
RTL mast Junglinster |
L'ANNUNCIO DELLA FINE DELLE TRASMISSIONI IN ONDE LUNGHE GIUSTIFICATO CON L'ABBATTIMENTO DELLE EMISSIONI DI CO2
THE ANNOUNCEMENT OF THE END OF LONGWAVE TRANSMISSIONS JUSTIFIED WITH THE REDUCE OF CO2 EMISSIONS
|
RTL mast Marnach |