La “Gabbianella” non volerà più. Il suo papà Luis Sepulveda se ne è andato per sempre, portato via anche lui da questa maledetta malattia Covid-19 che gli era stata diagnostica circa un mese fa. Lui e la moglie avevano iniziato ad accusare i primi sintomi al ritorno da una manifestazione letteraria in Portogallo ed erano stati ricoverati nell’ospedale di Oviedo dove erano stati trasferiti da Gijòn città delle Asturie dove risiedevano da anni. Scrittore, intellettuale ed uomo di azione, Sepulveda non si è mai limitato alla teoria, combattendo in prima persona per ciò in cui credeva. Nel settembre 1973 era accanto al Presidente Salvador Allende, membro della sua scorta personale, quando il Palazzo della Moneda fu assaltato dalle truppe golpiste di Pinochet. Scampato alla morte grazie alle pressioni internazionali e scontati alcuni anni di prigione continuò il suo impegno a favore dei movimenti di liberazione dell’America Latina combattendo alla fine degli anni 70 nella rivoluzione sandinista in Nicaragua. E’ stato anche uno dei più importanti attivisti di Greenpeace a sostegno di importanti battaglie ecologiste. La sua imponente produzione letteraria lo ha imposto come uno dei maggiori scrittori a livello planetario. Il suo libro più importante è “Il vecchio che leggeva romanzi d’amore” del 1988, mentre “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare” è quello che lo ha reso famoso anche al di fuori dell’ambito letterario vero e proprio. Il mio preferito è invece “Patagonia Express” del 1995 una serie di “appunti dal sud del mondo”, ovvero le terre più meridionali dell’America Latina dove le Ande si tuffano nel punto dove i due grandi oceani, Atlantico e Pacifico, si incontrano. La produzione letteraria di Sepulveda è ricca di scritti che parlano di questa regione aspra in cui è difficile anche la mera sopravvivenza, ma lo preferisco ad altri perché contiene un bel racconto che lega radio, solidarietà e umanità. E’ il racconto di Radio Ventisquero, una radio alla “fine del mondo” che tiene i contatti fra persone che raramente posso incontrarsi e che trasmette messaggi di speranza attraverso antenne tenute su grazie al contributo volontario di persone generose che si danno da fare ogni qual volta l’emittente viene sabotata dai detentori del potere. Del resto lo stesso Sepulveda è stato anche un giornalista radiofonico e autore di testi e radio romanzi. Più o meno un anno fa avevo ritrovato e trascritto il racconto con la storia di Radio Ventisquero, ve lo riprongo e vi invito a leggerlo in memoria di un grande uomo.
MOLTI ANNI FA MI CAPITO' FRA LE MANI IL LIBRO DI UN AUTORE ALLORA PER ME SCONOSCIUTO, TALE LUIS SEPULVEDA, CILENO, CHE DI LI A POCO SAREBBE DIVENTATO UNO DEGLI SCRITTORI LATINO AMERICANI PIU' CONOSCIUTI AL MONDO. IL LIBRO ERA COMPOSTO DI RACCONTI BREVI CHE AVEVANO COME DENOMINATORE COMUNE VICENDE CHE SI SVOLGEVANO IN PATAGONIA, UNA TERRA ALLORA RELATIVAMENTE POCO CONOSCIUTA, IL SUO TITOLO "PATAGONIA EXPRESS". TRA LE VICENDE NARRATE NEL LIBRO MI COLPI' PARTICOLARMENTE, PER OVVI MOTIVI, QUELLA DI UNA FANTOMATICA EMITTENTE RADIO POSTA ALLA FINE DEL MONDO DENOMINATA "RADIO VENTISQUERO". NON SONO MAI RIUSCITO A CAPIRE SE SI TRATTASSE DI EVENTI REALI O DI MERA FINZIONE LETTERARIA, MA LA STORIA E' BELLA E CHI AMA LA RADIO E LE BUONE LETTURE NON PUO' NON RIMANERNE INCANTATO. QUESTO IL TESTO DEL BREVE RACCONTO:
Nel 1972, a jorge Diaz, di professione cronista sportivo, autista di camion, proprietario di un peschereccio, minatore e cantante di tango, venne l’idea di aprire un’emittente radio diversa da quelle che con le loro onde arrivavano fino al sud del mondo.
Nel 1972, a jorge Diaz, di professione cronista sportivo, autista di camion, proprietario di un peschereccio, minatore e cantante di tango, venne l’idea di aprire un’emittente radio diversa da quelle che con le loro onde arrivavano fino al sud del mondo.
Doveva
essere un’emittente al servizio di quelle persone che, soprattutto nei lunghi
inverni senza strade, senza telefono, senza servizio postale, restavano
isolate.
Con
i suoi risparmi e con quelli di un paio di amici comprò delle attrezzature di
seconda mano, le installò, ottenne una concessione per la frequenza, e iniziò a
trasmettere sulle bande delle onde lunghe.
“Qui
Patagonia”, un programma di servizio pubblico della durata di due ore, si
trasformò rapidamente nella trasmissione più popolare.
Venivano
mandati in onda annunci utili come i seguenti:
“Si
avvisa la famiglia Moràn di Lago Cochrane che don Evaristo è per strada.
Arriverà all’incrocio di Los Chimangos verso mercoledì.
Aspettatelo
con cavalli freschi perché è stracarico, e ha con se anche degli amici”.
“La
famiglia Braun di Lago Elizalde invita tutti gli abitanti della zona e chi
ascolta questo programma a una festa per il matrimonio del figlio maggiore
Octavio Braun, con la signorina Faumelinda Brautigam. Si terranno tornei di
truco e di taba, verranno domati dei puledri, e si mangerà agnello, maiale e
manzo alla brace.
Ci
saranno anche pomeriggi di poesia a cura di Santos De La Roca, il payador di
Rio Gallegos. Si prega di portare le tende per il pernottamento. La festa
durerà una settimana”.
Nel
1976, già al potere la dittatura militare, iniziarono ad arrivare in Patagonia
i condannati al confino.
La
corrispondenza che queste persone ricevevano o inviavano alle loro famiglie nel
nord del Cile passava prima attraverso la censura militare, e tale censura
consisteva semplicemente nel distruggere le lettere.
Allora
Radio Ventisquero, La Voce della Patagonia, iniziò a trasmettere in onda corta,
e i condannati al confino non solo poterono comunicare con i loro familiari, ma
iniziarono a trasmettere un programma di analisi politica.
Nel
giro di qualche mese Radio Ventisquero si ascoltava fino ad Arica, al confine
con il Perù, a quasi quattromila chilometri di distanza.
La
risposta dei militari non tardò ad arrivare.
Una
notte, durante il coprifuoco, “Mani anonime” fecero saltare con la dinamite il
traliccio dell’antenna.
Nemmeno
la risposta dei patagoni tardò: Jorge Diaz avrebbe ricevuto i tronchi di
eucalipto più lunghi e flessibili per ricostruire l’antenna tutte le volte che
fosse stato necessario.
E
continuò a trasmettere. E continua. E continuerà.
Luis
Sepulveda (Da “Patagonia Express”)
TRANSLATE WITH GOOGLE:
TRANSLATE WITH GOOGLE:
MANY YEARS AGO I UNDERSTAND IN THE HANDS THE BOOK OF AN AUTHOR THEN FOR ME UNKNOWN, TALE LUIS SEPULVEDA, CILENO, WHO OF WHICH WOULD HAVE BECOME ONE OF THE WORLD'S MOST KNOWN LATIN AMERICAN WRITERS. THE BOOK WAS COMPOSED OF SHORT STORIES THAT WERE AS A COMMON NAME AS THE NEIGHBOR WHO CARRIED OUT IN PATAGONIA, A LAND, RELATIVELY NOT KNOW, HIS TITLE "PATAGONIA EXPRESS". BETWEEN THE NEARESTED NARRATES IN THE BOOK I WAS DISTINCTLY FELT, FOR OUR REASONS, THAT OF A RADIENT ISSUER FANTOMATICA PUT AT THE END OF THE WORLD CALLED "RADIO VENTISQUERO". I HAVE NEVER SUCCESSED TO UNDERSTAND IF IT TREATED ITS REAL EVENTS OR A LITERARY FATHER, BUT THE STORY IS BEAUTIFUL AND WHO LOVES THE RADIO AND THE GOOD READINGS CANNOT BE ENCHANTED. THIS IS THE SHORT STORY TEXT:
In 1972, jorge Diaz, a professional chronicler, truck driver, owner of a fishing boat, miner and tango singer, had the idea of opening a radio station different from those that with their waves reached the south of world.
He had to be a broadcaster at the service of those people who, especially in the long winters without streets, without telephone, without postal service, remained isolated.
With his savings and those of a couple of friends, he bought second-hand equipment, installed them, got a license for the frequency, and started broadcasting on the long wave bands.
"Qui Patagonia", a two-hour public service program, quickly turned into the most popular broadcast.
Useful announcements like the following were broadcast:
"We inform the Moràn family of Lago Cochrane that Don Evaristo is on the street. He will arrive at the Los Chimangos junction towards Wednesday.
Expect it with fresh horses because it is overloaded, and has friends with it too ”.
"The Braun family of Lago Elizalde invites all the inhabitants of the area and those who listen to this program to a wedding party for their eldest son Octavio Braun, with Miss Faumelinda Brautigam. Trucus and taba tournaments will be held, foals will be tamed, and grilled lamb, pork and beef will be eaten.
There will also be poetry afternoons by Santos De La Roca, the Rio Gallegos payador. Please bring tents for overnight stay. The party will last a week ”.
In 1976, the military dictatorship was already in power, and those sentenced to confinement started arriving in Patagonia.
The correspondence these people received or sent to their families in northern Chile went first through military censorship, and this censorship simply consisted of destroying the letters.
Then Radio Ventisquero, La Voce della Patagonia, began broadcasting on short wave, and those sentenced to confinement not only could communicate with their family members, but began to broadcast a program of political analysis.
Within a few months, Radio Ventisquero was heard as far as Arica, on the border with Peru, almost four thousand kilometers away.
The military response was not slow to arrive.
One night, during the curfew, "Anonymous hands" blew up the antenna pylon with dynamite.
Not even the patagons' response was delayed: Jorge Diaz would have received the longest and most flexible trunks of eucalyptus to reconstruct the antenna as often as necessary.
And he continued to transmit. And goes on. And it will continue.
Luis Sepulveda (From "Patagonia Express")
In 1972, jorge Diaz, a professional chronicler, truck driver, owner of a fishing boat, miner and tango singer, had the idea of opening a radio station different from those that with their waves reached the south of world.
He had to be a broadcaster at the service of those people who, especially in the long winters without streets, without telephone, without postal service, remained isolated.
With his savings and those of a couple of friends, he bought second-hand equipment, installed them, got a license for the frequency, and started broadcasting on the long wave bands.
"Qui Patagonia", a two-hour public service program, quickly turned into the most popular broadcast.
Useful announcements like the following were broadcast:
"We inform the Moràn family of Lago Cochrane that Don Evaristo is on the street. He will arrive at the Los Chimangos junction towards Wednesday.
Expect it with fresh horses because it is overloaded, and has friends with it too ”.
"The Braun family of Lago Elizalde invites all the inhabitants of the area and those who listen to this program to a wedding party for their eldest son Octavio Braun, with Miss Faumelinda Brautigam. Trucus and taba tournaments will be held, foals will be tamed, and grilled lamb, pork and beef will be eaten.
There will also be poetry afternoons by Santos De La Roca, the Rio Gallegos payador. Please bring tents for overnight stay. The party will last a week ”.
In 1976, the military dictatorship was already in power, and those sentenced to confinement started arriving in Patagonia.
The correspondence these people received or sent to their families in northern Chile went first through military censorship, and this censorship simply consisted of destroying the letters.
Then Radio Ventisquero, La Voce della Patagonia, began broadcasting on short wave, and those sentenced to confinement not only could communicate with their family members, but began to broadcast a program of political analysis.
Within a few months, Radio Ventisquero was heard as far as Arica, on the border with Peru, almost four thousand kilometers away.
The military response was not slow to arrive.
One night, during the curfew, "Anonymous hands" blew up the antenna pylon with dynamite.
Not even the patagons' response was delayed: Jorge Diaz would have received the longest and most flexible trunks of eucalyptus to reconstruct the antenna as often as necessary.
And he continued to transmit. And goes on. And it will continue.
Luis Sepulveda (From "Patagonia Express")
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