Pochi i trasmettitori della RAI ancora operanti in onde medie e alcuni di essi in isofrequenza, cosicché alcuni di essi si riesce ad ascoltarli solo in particolari condizioni propagative. E' il caso del trasmettitore RAI delle Marche di Forte Montagnolo che operando in isofrequenza con quello sardo di Decimoputzu e quello siciliano di Catania - Coda di Volpe sui 1062 KHz raramente riesce ad arrivare nella mia postazione. Posizione geografica e potenze in gioco, 6 KW del trasmettitore marchigiano contro i 60 e 20 KW degli altri due rendono particolarmente arduo il suo ascolto. A volte però il segnale, sia pur non fortissimo, arriva, come è capitato qualche anno fa con la prima trasmissione giornaliera delle 5.20 UTC.
In questi giorni, invece, non avendo a disposizione il mio shack e volendo fare un monitoraggio su questo trasmmettitore, mi sono rivolto a un web sdr ubicato a Martinsicuro, bella località rivierasca in provincia di Teramo e ho documentato col solito video Facebook la trasmissione tardo pomeridiana delle 16.30 UTC.
Come tutte le sedi regionali RAI anche quella di Ancona ha avuto i suoi problemi legati alla ristrutturazioni e i ridimensionamenti di tre anni fa.
La storia della sede regionale della RAI di Ancona a cura dell'Ufficio Stampa della RAI.
1938
La Rai apre ad Ancona un’agenzia, Ufficio Propaganda e Sviluppo, con sede in via Leopardi.
Giovedì 15 luglio
In località Posatora, in concomitanza dell’apertura della “V Mostra della Pesca”, viene inaugurata la nuova stazione trasmittente di Ancona, che si affianca a quelle già esistenti di Roma, Milano, Napoli, Bolzano, Genova, Torino, Palermo, Trieste, Firenze, Bari e Bologna.
1944
Subito prima del passaggio del fronte, gli impianti trasmittenti di Radio Ancona, situati sul colle di Posatora, sono trasportati parzialmente a Bologna, mentre le parti rimaste sono distrutte dai fascisti, con la dinamite
11 settembre
Passato il fronte arriva, all’agenzia Rai di Ancona, la prima circolare “nuovi abbonati utenti sfollati”.
1945
La sede dell’agenzia si sposta nei locali al primo piano e all’ultimo piano di via Astagno 4.
1946
3 novembre
Iniziano le trasmissioni di alcuni giornali radio regionali.
28 dicembre
Viene installato ad Ancona, nella Sede Rai di via Astagno 4, l’antenna del nuovo trasmettitore da 250 Watt.
1947
12 gennaio
Iniziano le trasmissioni locali per Ancona: a trasmetterle è la sede Rai di Bologna, sulla “Rete Azzurra”, nella fascia oraria 12.15-12.40.
La prima trasmissione è a carattere musicale e si intitola “Antonio Morelli ed i suoi solisti”.
13 gennaio
Il “Radiocorriere” annuncia, per la prima volta, il “Notiziario delle Marche”, trasmesso nella fascia oraria 15.30-15.50, sulla “Rete Rossa”. Il notiziario non viene trasmesso nei giorni festivi.
25 gennaio
Viene riattivato, sul colle di Posatora, un nuovo trasmettitore ( di provenienza anglo-americana ), da 5 Kw antenna, per la “Rete Rossa”.
La sede Rai di Ancona raggiunge l’organico di 21 persone ( fra giornalisti, tecnici ed impiegati ).
17 agosto
Il notiziario assume il nome di “Notiziario Marchigiano”.
1948
Febbraio
E’ installato, a Posatora, il trasmettitore definitivo da 5 Kw, che irradia su 1429kc/s
1950
2 gennaio
Da oggi, dopo il “Notiziario Marchigiano”, vanno in onda, alternativamente a “Lettere a Radio Ancona”, delle finestre di attualità: “La settimana nelle Marche”, “Rassegna cinematografica”, “Arte e cultura nelle Marche”, “Sponda dorica”, “Orizzonte sportivo”.
Il programma della domenica, che Ancona produceva insieme a Bologna ed era irradiato in entrambe le città, da oggi viene prodotto solo ad Ancona. Si chiama “La settimana nelle Marche” ed è un rotocalco di vita regionale, con cronache sceneggiate, musica, folklore.
3 luglio
Il “Notiziario Marchigiano” cambia il nome in “Il Corriere delle Marche”.
5 dicembre
L’ordine di servizio dell’Azienda, n. 150, sancisce ufficialmente che Ancona e Verona “sono considerate Sedi di seconda categoria”. Ancona è posta, operativamente, alle dipendenze di Bologna.
1951
8 aprile
Viene attivato il trasmettitore RF di Ascoli Piceno, che irradia in modulazione di ampiezza la “Rete Rossa” e diffonde i programmi della Sede di Ancona, nello spazio regionale.
3 giugno
Tutti i programmi informativi regionali vengono riordinati.
In questo quadro, “Il Corriere delle Marche” cessa la sua vita autonoma e confluisce nel nuovo “Notiziario dell’Emilia e delle Marche”, diffuso nella fascia oraria 12.35-12.55.
10 dicembre
Il programma della domenica, “La settimana nelle Marche”, cambia il nome della testata e diventa “Sotto il Conero”.
31 dicembre
In previsione della promozione di Ancona a Sede di prima categoria, “Il Corriere delle Marche” riacquista la sua vita autonoma, anzi, deve occuparsi anche dell’informazione regionale abruzzese. Nasce così “Il Mattino Adriatico: corriere dell’Abruzzo e delle Marche”, redatto ad Ancona, con i contributi provenienti da Pescara e diffuso nella fascia oraria 8.30-8.45, sul neonato secondo programma ( la ex “Rete Rossa” ).
Con la stessa disposizione interna, il supplemento domenicale ( che nel frattempo ha preso il titolo di “Sotto il Conero”) è collocato tra le 14.30 e le15.00.
1952
16 gennaio
Con l’ordine di servizio n.166, la Sede di Ancona è riconosciuta Sede di prima categoria, assumendone tutte le funzioni. La sua struttura interna è articolata in una Sezione Tecnica, una Sezione Propaganda e Sviluppo ed una Sezione Amministrativa e Affari Generali. Capo-sezione Tecnica è nominato Giacomo Adami.
Con lo stesso ordine di servizio, il trasmettitore di Pescara passa alle dipendenze della Sede di Ancona.
9 novembre
Il programma domenicale “Sotto il Conero” va in onda sulla Seconda Rete Nazionale.
1953
3 agosto
“Il Corriere delle Marche” è spostato nella fascia 12.15-12.30 mentre il supplemento domenicale viene confermato alle 14.30-15.00.
27 settembre
Il programma domenicale “Sotto il Conero” cambia nome in “El Guasco”.
Inizia ,così, una fase di stabilità nel Palinsesto, destinata a durare fino al gennaio 1970.
Deve essere solo rilevato che, per alcuni periodi, nel corso degli anni successivi, il GR sarà posticipato di 10 minuti ed il supplemento domenicale anticipato di 30 minuti.
1954
3 gennaio
Ha inizio il servizio regolare di televisione. I segnali televisivi vengono irradiati da una rete VHF, costituita dai trasmettitori di Torino-Eremo, Milano, Monte Penice, Portofino, Monte Serra, Monte Peglia e Roma-Monte Mario, servendo nel complesso il 36% circa la popolazione italiana (la rete televisiva copre il Piemonte, la Lombardia, la Liguria, l’Emilia-Romagna, la Toscana, l’Umbria e il Lazio).
1956
Settembre
Entra in funzione un trasmettitore radiofonico a MF, sul Monte Conero.
Ottobre
La Sede Rai di Ancona si sposta da Via Astagno n.4 ai nuovi locali di Piazza della Repubblica, 1.
Dicembre
Entra in funzione un trasmettitore radiofonico a MF, sul Monte Nerone.
31 dicembre
Entrano in funzione i trasmettitori televisivi di Monte Argentario, Monte Conero, Monte Nerone, Monte Vergine, Monte Caccia, Monte Sambuco, Monte Scuro, Gambarie, Monte Pellegrino, Monte Soro, Monte Limbara, Punta Badde Urbara.
31 dicembre
Sotto la spinata della neonata televisione, entrano in funzione gli impianti trasmittenti (Programma Nazionale TV) di Monte Conero e Monte Nerone, posti allo studio fin dal 1954. Ne consegue un consistente aumento di organico per la Sede Rai delle Marche.
1959
4 gennaio
Il programma domenicale “El Guasco” cambia il nome in “Girogiro Marche”.
5 novembre
Prima puntata del gioco televisivo “Campanile Sera”, gara tra i comuni italiani che proseguirà fino al 1962, per 122 trasmissioni. Per la Regione Marche, parteciperanno le città di Senigallia ed Osimo.
1960
2 maggio
Entra in funzione, a Monte Penice, il primo trasmettitore per la Seconda Rete televisiva.
1961
La Sede di Ancona è dotata di uomini e mezzi per le riprese cinematografiche di tipo giornalistico.
Lo sviluppo, la stampa ed il montaggio avvengono, comunque, al Centro di Produzione Rai di Roma.
1962
Marzo
Entra in funzione il nuovo trasmettitore Tv (per il Secondo Programma) di Monte Conero.
Dicembre
Entra in funzione il nuovo trasmettitore Tv di Monte Nerone, sempre per il Secondo Programma, la cui rete, costituita da 51 impianti, è estesa a tutte le regioni italiane e serve il 70% circa della popolazione.
1972
Si conclude il periodo ventennale di validità della concessione alla Rai dei servizi radiotelevisivi (Convenzione del 26 gennaio 1952). Con Convenzione aggiuntiva, 15 dicembre 1972, viene rinnovata alla Rai la concessione di detti servizi, fino al 31 dicembre 1973 o nel diverso termine indicato dalla legge di riforma dei servizi radiotelevisivi, in fase di elaborazione, in sede governativa e da sottoporre all’esame del Parlamento.
1975
11 aprile
Il Senato approva, in via definitiva, la legge 103 (Riforma della Rai).
14 aprile
E’ promulgata la legge che detta “Nuove norme in materia di diffusione radiofonica e televisiva” e segna l’inizio della riforma della Rai (Legge 14.4. 1975, n.103): la legge conferma la riserva allo Stato del servizio pubblico radiotelevisivo via etere e la estende alle trasmissioni via filo, via cavo e attraverso qualsiasi altro mezzo, diffuse su scala nazionale. Il monopolio pubblico viene ad essere qualificato dal “pluralismo”.
Il controllo politico passa dal Governo al Parlamento, attraverso la Commissione per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi.
La filodiffusione raggiunge Macerata ed Ascoli Piceno.
Nelle Marche compaiono la prime trasmissioni via etere delle emittenti private, sia radiofoniche che televisive.
1978
6 giugno
Ordine di servizio che nomina il nuovo direttore della Sede Rai di Ancona, Livio Ranghieri, il capo redattore, Ermete Grifoni ed il capo della Struttura di programmazione, Mario Busiello.
22 giugno
Il Consiglio di Amministrazione istituisce la Testata per l’Informazione Regionale, che assorbe la Direzione per l’Informazione RF regionale, costituita l’8 agosto 1977.
13 ottobre
Inizia la fase sperimentale dei modelli produttivi della Terza Rete Tv.
1979
20 aprile-4 maggio
Fa tappa, ad Ancona, la sperimentazione itinerante della Terza Rete: tutta la Sede simula 15 giorni di reale condizione di TV3.
Si producono i primi telegiornali, diffusi a circuito chiuso.
La sperimentazione ottiene pieno successo.
15 dicembre
E’ inaugurata la Terza Rete televisiva, a diffusione sia nazionale che regionale. Le trasmissioni raggiungono, inizialmente, tutti i capoluoghi di regione ed il 45% della popolazione italiana.
Alle 19.10, in tutta Italia, va in onda il primo telegiornale regionale.
Nelle Marche è condotto dal giornalista Pino Mariani.
1979-2011
La programmazione regionale, televisiva e radiofonica, viene curata da due differenti soggetti: la Redazione giornalistica e la Struttura di programmazione.
A partire dal 1979, la Testata giornalistica realizzerà i notiziari televisivi e radiofonici: si inizia con una prima edizione del Tg alle 19.20 e, successivamente, se ne aggiunge un’altra alle 14.00; e nel corso degli anni si avrà una terza edizione in coda del TG 3 Nazionale.
Per quanto riguarda i notiziari radiofonici, restano importanti gli appuntamenti delle 7.20 e delle 12.10. Completano l’offerta informativa i programmi settimanali di approfondimento e le rubriche, curate dalla Testata e trasmesse sulla Rete nazionale. Nel 2008, si è aggiunto un nuovo appuntamento televisivo, “Buongiorno regione”, in diretta dalle 7.30 alle 8.00, che informa i marchigiani sul traffico, la viabilità, il meteo e le ultime notizie relative all’informazione oltre alle curiosità, agli spettacoli e agli appuntamenti culturali più importanti della giornata.
Dal 2010, tutte le Sedi Regionali (quindi anche le Marche) partecipano, più volte alla settimana, in diretta e con contributi filmati, alla realizzazione di “Buongiorno Italia” , in onda dalla 7.00 alle 7.30, messo in onda dai Centri di Produzione di Milano e Napoli.
Una particolarità della Redazione marchigiana è il “TG itinerante”, un appuntamento settimanale (il sabato), in diretta, sia nell’edizione delle 14.00 che in quella delle 19.35, per far conoscere tutti gli aspetti del territorio regionale. Infatti, ogni settimana uomini e mezzi della Rai raggiungono un paese diverso della Regione (anche quelli più piccoli e poco conosciuti dell’entroterra) per raccontare la particolarità e le curiosità del territorio, facendo parlare le istituzioni ma anche la gente comune. I marchigiani vengono così a conoscere le ricchezze paesaggistiche, culturali ed umane della loro terra.
Il “TG itinerante” è nato nel 1995 per volontà dell’allora Capo redattore Tonino Carino; l’esperienza prosegue a tutt’oggi, visto l’alto gradimento del pubblico.
Per quanto riguarda la struttura di Programmazione regionale, a partire dal 1979, si è avuta una stagione di sperimentazione conclusasi nel 1987, atta a valorizzare i differenti aspetti della cultura territoriale.
Tra i programmi televisivi più significativi, realizzati in quegli anni, ricordiamo: “Detto tra noi” (una serie di trasmissioni di attualità regionale su fatti, problemi, cultura, spettacoli ecc.), “Con gli occhi degli altri” (impressioni e ricordi di viaggiatori illustri nelle Marche), “Maschere e volti” (dedicato al teatro ed ai gruppi teatrali marchigiani), “Viva la banda” (repertorio bandistico regionale), “La terra degli altri” (programma imperniato sulla cultura contadina e l’uso dei materiali poveri), “In Teatro 80” (documentazione su alcuni spettacoli teatrali realizzati presso il teatro di Polverigi), “La Marca magica” (ciclo di trasmissioni che ricostruisce l’arte favolistica picena). “La Nostra Terra” (approfondimento degli aspetti culturali e sociali dedicate agli aspetti culturali nella provincia Ancona), Il verso e l’immagine (programma dedicato ai poeti italiani ed in particolare marchigiani), “La vita di Lorenzo Lotto e Lotto Lorenzo nelle Marche” (analizza la vita e le opere del pittore marchigiano).
La Rai apre ad Ancona un’agenzia, Ufficio Propaganda e Sviluppo, con sede in via Leopardi.
Giovedì 15 luglio
In località Posatora, in concomitanza dell’apertura della “V Mostra della Pesca”, viene inaugurata la nuova stazione trasmittente di Ancona, che si affianca a quelle già esistenti di Roma, Milano, Napoli, Bolzano, Genova, Torino, Palermo, Trieste, Firenze, Bari e Bologna.
1944
Subito prima del passaggio del fronte, gli impianti trasmittenti di Radio Ancona, situati sul colle di Posatora, sono trasportati parzialmente a Bologna, mentre le parti rimaste sono distrutte dai fascisti, con la dinamite
11 settembre
Passato il fronte arriva, all’agenzia Rai di Ancona, la prima circolare “nuovi abbonati utenti sfollati”.
1945
La sede dell’agenzia si sposta nei locali al primo piano e all’ultimo piano di via Astagno 4.
1946
3 novembre
Iniziano le trasmissioni di alcuni giornali radio regionali.
28 dicembre
Viene installato ad Ancona, nella Sede Rai di via Astagno 4, l’antenna del nuovo trasmettitore da 250 Watt.
1947
12 gennaio
Iniziano le trasmissioni locali per Ancona: a trasmetterle è la sede Rai di Bologna, sulla “Rete Azzurra”, nella fascia oraria 12.15-12.40.
La prima trasmissione è a carattere musicale e si intitola “Antonio Morelli ed i suoi solisti”.
13 gennaio
Il “Radiocorriere” annuncia, per la prima volta, il “Notiziario delle Marche”, trasmesso nella fascia oraria 15.30-15.50, sulla “Rete Rossa”. Il notiziario non viene trasmesso nei giorni festivi.
25 gennaio
Viene riattivato, sul colle di Posatora, un nuovo trasmettitore ( di provenienza anglo-americana ), da 5 Kw antenna, per la “Rete Rossa”.
La sede Rai di Ancona raggiunge l’organico di 21 persone ( fra giornalisti, tecnici ed impiegati ).
17 agosto
Il notiziario assume il nome di “Notiziario Marchigiano”.
1948
Febbraio
E’ installato, a Posatora, il trasmettitore definitivo da 5 Kw, che irradia su 1429kc/s
1950
2 gennaio
Da oggi, dopo il “Notiziario Marchigiano”, vanno in onda, alternativamente a “Lettere a Radio Ancona”, delle finestre di attualità: “La settimana nelle Marche”, “Rassegna cinematografica”, “Arte e cultura nelle Marche”, “Sponda dorica”, “Orizzonte sportivo”.
Il programma della domenica, che Ancona produceva insieme a Bologna ed era irradiato in entrambe le città, da oggi viene prodotto solo ad Ancona. Si chiama “La settimana nelle Marche” ed è un rotocalco di vita regionale, con cronache sceneggiate, musica, folklore.
3 luglio
Il “Notiziario Marchigiano” cambia il nome in “Il Corriere delle Marche”.
5 dicembre
L’ordine di servizio dell’Azienda, n. 150, sancisce ufficialmente che Ancona e Verona “sono considerate Sedi di seconda categoria”. Ancona è posta, operativamente, alle dipendenze di Bologna.
1951
8 aprile
Viene attivato il trasmettitore RF di Ascoli Piceno, che irradia in modulazione di ampiezza la “Rete Rossa” e diffonde i programmi della Sede di Ancona, nello spazio regionale.
3 giugno
Tutti i programmi informativi regionali vengono riordinati.
In questo quadro, “Il Corriere delle Marche” cessa la sua vita autonoma e confluisce nel nuovo “Notiziario dell’Emilia e delle Marche”, diffuso nella fascia oraria 12.35-12.55.
10 dicembre
Il programma della domenica, “La settimana nelle Marche”, cambia il nome della testata e diventa “Sotto il Conero”.
31 dicembre
In previsione della promozione di Ancona a Sede di prima categoria, “Il Corriere delle Marche” riacquista la sua vita autonoma, anzi, deve occuparsi anche dell’informazione regionale abruzzese. Nasce così “Il Mattino Adriatico: corriere dell’Abruzzo e delle Marche”, redatto ad Ancona, con i contributi provenienti da Pescara e diffuso nella fascia oraria 8.30-8.45, sul neonato secondo programma ( la ex “Rete Rossa” ).
Con la stessa disposizione interna, il supplemento domenicale ( che nel frattempo ha preso il titolo di “Sotto il Conero”) è collocato tra le 14.30 e le15.00.
1952
16 gennaio
Con l’ordine di servizio n.166, la Sede di Ancona è riconosciuta Sede di prima categoria, assumendone tutte le funzioni. La sua struttura interna è articolata in una Sezione Tecnica, una Sezione Propaganda e Sviluppo ed una Sezione Amministrativa e Affari Generali. Capo-sezione Tecnica è nominato Giacomo Adami.
Con lo stesso ordine di servizio, il trasmettitore di Pescara passa alle dipendenze della Sede di Ancona.
9 novembre
Il programma domenicale “Sotto il Conero” va in onda sulla Seconda Rete Nazionale.
1953
3 agosto
“Il Corriere delle Marche” è spostato nella fascia 12.15-12.30 mentre il supplemento domenicale viene confermato alle 14.30-15.00.
27 settembre
Il programma domenicale “Sotto il Conero” cambia nome in “El Guasco”.
Inizia ,così, una fase di stabilità nel Palinsesto, destinata a durare fino al gennaio 1970.
Deve essere solo rilevato che, per alcuni periodi, nel corso degli anni successivi, il GR sarà posticipato di 10 minuti ed il supplemento domenicale anticipato di 30 minuti.
1954
3 gennaio
Ha inizio il servizio regolare di televisione. I segnali televisivi vengono irradiati da una rete VHF, costituita dai trasmettitori di Torino-Eremo, Milano, Monte Penice, Portofino, Monte Serra, Monte Peglia e Roma-Monte Mario, servendo nel complesso il 36% circa la popolazione italiana (la rete televisiva copre il Piemonte, la Lombardia, la Liguria, l’Emilia-Romagna, la Toscana, l’Umbria e il Lazio).
1956
Settembre
Entra in funzione un trasmettitore radiofonico a MF, sul Monte Conero.
Ottobre
La Sede Rai di Ancona si sposta da Via Astagno n.4 ai nuovi locali di Piazza della Repubblica, 1.
Dicembre
Entra in funzione un trasmettitore radiofonico a MF, sul Monte Nerone.
31 dicembre
Entrano in funzione i trasmettitori televisivi di Monte Argentario, Monte Conero, Monte Nerone, Monte Vergine, Monte Caccia, Monte Sambuco, Monte Scuro, Gambarie, Monte Pellegrino, Monte Soro, Monte Limbara, Punta Badde Urbara.
31 dicembre
Sotto la spinata della neonata televisione, entrano in funzione gli impianti trasmittenti (Programma Nazionale TV) di Monte Conero e Monte Nerone, posti allo studio fin dal 1954. Ne consegue un consistente aumento di organico per la Sede Rai delle Marche.
1959
4 gennaio
Il programma domenicale “El Guasco” cambia il nome in “Girogiro Marche”.
5 novembre
Prima puntata del gioco televisivo “Campanile Sera”, gara tra i comuni italiani che proseguirà fino al 1962, per 122 trasmissioni. Per la Regione Marche, parteciperanno le città di Senigallia ed Osimo.
1960
2 maggio
Entra in funzione, a Monte Penice, il primo trasmettitore per la Seconda Rete televisiva.
1961
La Sede di Ancona è dotata di uomini e mezzi per le riprese cinematografiche di tipo giornalistico.
Lo sviluppo, la stampa ed il montaggio avvengono, comunque, al Centro di Produzione Rai di Roma.
1962
Marzo
Entra in funzione il nuovo trasmettitore Tv (per il Secondo Programma) di Monte Conero.
Dicembre
Entra in funzione il nuovo trasmettitore Tv di Monte Nerone, sempre per il Secondo Programma, la cui rete, costituita da 51 impianti, è estesa a tutte le regioni italiane e serve il 70% circa della popolazione.
1972
Si conclude il periodo ventennale di validità della concessione alla Rai dei servizi radiotelevisivi (Convenzione del 26 gennaio 1952). Con Convenzione aggiuntiva, 15 dicembre 1972, viene rinnovata alla Rai la concessione di detti servizi, fino al 31 dicembre 1973 o nel diverso termine indicato dalla legge di riforma dei servizi radiotelevisivi, in fase di elaborazione, in sede governativa e da sottoporre all’esame del Parlamento.
1975
11 aprile
Il Senato approva, in via definitiva, la legge 103 (Riforma della Rai).
14 aprile
E’ promulgata la legge che detta “Nuove norme in materia di diffusione radiofonica e televisiva” e segna l’inizio della riforma della Rai (Legge 14.4. 1975, n.103): la legge conferma la riserva allo Stato del servizio pubblico radiotelevisivo via etere e la estende alle trasmissioni via filo, via cavo e attraverso qualsiasi altro mezzo, diffuse su scala nazionale. Il monopolio pubblico viene ad essere qualificato dal “pluralismo”.
Il controllo politico passa dal Governo al Parlamento, attraverso la Commissione per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi.
La filodiffusione raggiunge Macerata ed Ascoli Piceno.
Nelle Marche compaiono la prime trasmissioni via etere delle emittenti private, sia radiofoniche che televisive.
1978
6 giugno
Ordine di servizio che nomina il nuovo direttore della Sede Rai di Ancona, Livio Ranghieri, il capo redattore, Ermete Grifoni ed il capo della Struttura di programmazione, Mario Busiello.
22 giugno
Il Consiglio di Amministrazione istituisce la Testata per l’Informazione Regionale, che assorbe la Direzione per l’Informazione RF regionale, costituita l’8 agosto 1977.
13 ottobre
Inizia la fase sperimentale dei modelli produttivi della Terza Rete Tv.
1979
20 aprile-4 maggio
Fa tappa, ad Ancona, la sperimentazione itinerante della Terza Rete: tutta la Sede simula 15 giorni di reale condizione di TV3.
Si producono i primi telegiornali, diffusi a circuito chiuso.
La sperimentazione ottiene pieno successo.
15 dicembre
E’ inaugurata la Terza Rete televisiva, a diffusione sia nazionale che regionale. Le trasmissioni raggiungono, inizialmente, tutti i capoluoghi di regione ed il 45% della popolazione italiana.
Alle 19.10, in tutta Italia, va in onda il primo telegiornale regionale.
Nelle Marche è condotto dal giornalista Pino Mariani.
1979-2011
La programmazione regionale, televisiva e radiofonica, viene curata da due differenti soggetti: la Redazione giornalistica e la Struttura di programmazione.
A partire dal 1979, la Testata giornalistica realizzerà i notiziari televisivi e radiofonici: si inizia con una prima edizione del Tg alle 19.20 e, successivamente, se ne aggiunge un’altra alle 14.00; e nel corso degli anni si avrà una terza edizione in coda del TG 3 Nazionale.
Per quanto riguarda i notiziari radiofonici, restano importanti gli appuntamenti delle 7.20 e delle 12.10. Completano l’offerta informativa i programmi settimanali di approfondimento e le rubriche, curate dalla Testata e trasmesse sulla Rete nazionale. Nel 2008, si è aggiunto un nuovo appuntamento televisivo, “Buongiorno regione”, in diretta dalle 7.30 alle 8.00, che informa i marchigiani sul traffico, la viabilità, il meteo e le ultime notizie relative all’informazione oltre alle curiosità, agli spettacoli e agli appuntamenti culturali più importanti della giornata.
Dal 2010, tutte le Sedi Regionali (quindi anche le Marche) partecipano, più volte alla settimana, in diretta e con contributi filmati, alla realizzazione di “Buongiorno Italia” , in onda dalla 7.00 alle 7.30, messo in onda dai Centri di Produzione di Milano e Napoli.
Una particolarità della Redazione marchigiana è il “TG itinerante”, un appuntamento settimanale (il sabato), in diretta, sia nell’edizione delle 14.00 che in quella delle 19.35, per far conoscere tutti gli aspetti del territorio regionale. Infatti, ogni settimana uomini e mezzi della Rai raggiungono un paese diverso della Regione (anche quelli più piccoli e poco conosciuti dell’entroterra) per raccontare la particolarità e le curiosità del territorio, facendo parlare le istituzioni ma anche la gente comune. I marchigiani vengono così a conoscere le ricchezze paesaggistiche, culturali ed umane della loro terra.
Il “TG itinerante” è nato nel 1995 per volontà dell’allora Capo redattore Tonino Carino; l’esperienza prosegue a tutt’oggi, visto l’alto gradimento del pubblico.
Per quanto riguarda la struttura di Programmazione regionale, a partire dal 1979, si è avuta una stagione di sperimentazione conclusasi nel 1987, atta a valorizzare i differenti aspetti della cultura territoriale.
Tra i programmi televisivi più significativi, realizzati in quegli anni, ricordiamo: “Detto tra noi” (una serie di trasmissioni di attualità regionale su fatti, problemi, cultura, spettacoli ecc.), “Con gli occhi degli altri” (impressioni e ricordi di viaggiatori illustri nelle Marche), “Maschere e volti” (dedicato al teatro ed ai gruppi teatrali marchigiani), “Viva la banda” (repertorio bandistico regionale), “La terra degli altri” (programma imperniato sulla cultura contadina e l’uso dei materiali poveri), “In Teatro 80” (documentazione su alcuni spettacoli teatrali realizzati presso il teatro di Polverigi), “La Marca magica” (ciclo di trasmissioni che ricostruisce l’arte favolistica picena). “La Nostra Terra” (approfondimento degli aspetti culturali e sociali dedicate agli aspetti culturali nella provincia Ancona), Il verso e l’immagine (programma dedicato ai poeti italiani ed in particolare marchigiani), “La vita di Lorenzo Lotto e Lotto Lorenzo nelle Marche” (analizza la vita e le opere del pittore marchigiano).
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